Il “Padre nostro”, ciclo di incontri con la Pastorale familiare

Lunedì 23 novembre la riflessione di don Claudio Margaria

Margaria Claudio

Da domenica 29 novembre ogni volta che pregheremo il Padre nostro saremo invitati a farlo secondo la nuova traduzione “… rimetti a noi i nostri debiti, come anche noi li rimettiamo ai nostri debitori, e non ci abbandonare alla tentazione, ma liberaci dal male”. A differenza di ciò che si legge in alcuni articoli di giornale e su certi siti internet, non si tratta di una bizzarria di Papa Francesco, quasi che avesse deciso all’improvviso e arbitrariamente di “cambiare” una preghiera “che si è sempre detta in questo modo”. Questa scelta al contrario è il frutto di un ampio lavoro di revisione della traduzione dal latino e dal greco, la cui origine risale al 1988 quando Papa era Giovanni Paolo II. Circa l’opportunità di sostituire l’infelice “non ci indurre in tentazione” - quasi che il Padre spingesse o ci persuadesse a compiere il male - con “non ci abbandonare alla tentazione”, si trovarono d’accordo sia il card. Martini e sia il card. Biffi, non sempre in sintonia su tematiche bibliche, oltreché l’Assemblea della Cei nel lontano 2002. Con l’introduzione del nuovo Messale - cioè dopo aver rimesso mano nel corso degli ultimi anni alla traduzione di alcune parti del rito della Messa, di orazioni e preghiere - dalla prima domenica di Avvento entrerà quindi in uso anche la nuova traduzione del Padre nostro.
Gli Uffici di Pastorale Familiare delle diocesi di Cuneo e di Fossano hanno fatto proprio un percorso di rilettura della preghiera di Gesù, inizialmente pensato all’interno del progetto “L’anello perduto”: data l’impossibilità di incontrarsi di persona, le serate vengono proposte in diretta streaming sul canale Youtube della diocesi al quale chiunque potrà collegarsi da casa. Don Marco Gallo nella prima serata di lunedì 16 novembre ha contestualizzato il Padre nostro nel Vangelo di Luca e di Matteo, ed è passato frase per frase ad offrire risonanze inedite. “Dacci oggi il nostro pane quotidiano. Dacci oggi cioè: un giorno alla volta. Come la manna nel deserto che non si può accumulare. Oggi sono chiamato ad essere fedele: posso esserlo per sempre solo se oggi lo sono; non vivo di rendita nel campo degli affetti. Dacci oggi. E poi ancora oggi”.

Il proseguimento del percorso sarà lunedì 23 novembre alle ore 21 sul canale Youtube della diocesi di Fossano, quando don Claudio Margaria (nella foto), parroco e docente allo Studio Teologico interdiocesano, collaboratore del progetto web Salotti biblici, offrirà una riflessione sul tema della tentazione, riletta così come Gesù Cristo l’ha vissuta. Titolo della serata: “… e non abbandonarci alla tentazione… Nelle mani del Padre nostro”. Lunedì 30 novembre infine concluderà il ciclo di incontri Sonia Ristorto, docente di scuola primaria, con una serata dal titolo: “… e non abbandonarci alla tentazione… Il Padre nel nostro quotidiano”.

Paolo Tassinari