Scuola e Covid, le domande di Greta a Cirio

Il governatore del Piemonte risponderà con una "diretta" alla 18enne fossanese che si batte per le "lezioni in presenza"

Giordano Greta

Un tavolino da picnic, qualche sedia, computer portatili e smartphone. Tutto collocato, come a costituire una piccola aula scolastica, davanti all’ingresso dell’«Ancina». Così, nelle forme di questa protesta pacifica, alla fine di ottobre un gruppo di studentesse del liceo fossanese ha cominciato a chiedere di “salvare” la didattica in presenza mentre le nuove norme contro la diffusione del Coronavirus imponevano la “Dad” alle Superiori. La loro voce è arrivata al presidente della Regione, Alberto Cirio: una delle ragazze - la diciottenne Greta Giordano, al quinto anno dell’indirizzo di Scienze umane - ha infatti scritto una lettera, peraltro pubblicata da numerosi giornali locali, al governatore del Piemonte, che si è messo in contatto con lei tramite la sua portavoce. Cirio ha fatto sapere che terrà una diretta sul web - data e orario non sono ancora stati comunicati - durante la quale interverrà sui temi sollevati da Greta. Temi che la studentessa ha ordinato e approfondito in un nuovo testo, gentilmente messo a disposizione de “la Fedeltà”.

Nel nuovo testo inviato a Cirio, Greta riporta innanzitutto alcuni fatti. “Il 5 agosto - scrive la studentessa - l’assessore ai Trasporti Gabusi comunicò che «se a settembre non si avrà la possibilità di fare il pieno carico dei mezzi, il trasporto pubblico scolastico non potrà essere garantito». L’8 settembre, durante la seduta del Consiglio regionale, sempre l’assessore ai Trasporti, rispondendo a due interrogazioni sull’organizzazione del trasporto pubblico locale e sui tagli al servizio ferroviario, dichiarava che saremmo dovuti arrivare a pieno regime probabilmente ad ottobre; alla seconda domanda, Gabusi rispose che la riduzione del servizio era una risposta alla mancata utenza. Successivamente, il 10 settembre, l’assessore Gabusi annunciò che «da lunedì 14 settembre, dopo un intenso lavoro di dialogo con il sistema scolastico e le aziende di trasporto, sarà incrementato il trasporto pubblico locale»”.

Dopo queste premesse, la studentessa prosegue con le domande rivolte a Cirio. “La Fedeltà” le riporta integralmente.
- Nello stesso annuncio [quello del 10 settembre] Gabusi dichiara che la Regione aveva provveduto a mandare a giugno dei questionari alle scuole, finalizzati a comprendere le necessità degli istituti. Quanti questionari completati avete ricevuto?
- Invece, con le aziende di trasporti avete definito le forze che potevano essere messe in campo. Quante sono queste forze?
- Perché di tutto questo lavoro non ho trovato alcuna traccia nelle delibere regionali? Non ho cercato bene?
- È vero, come mi hanno segnalato, che tratte principali per il trasporto scolastico sono state cancellate?
- Perché altre hanno subito modifiche? Ad esempio la tratta Racconigi-Cuneo ha subito un cambiamento di orario (partenza alle 7,52) che causa un ritardo ai ragazzi di Racconigi che studiano a Cuneo, obbligati ad entrare a scuola un’ora dopo l’orario di ingresso.
- Avete detto di aver intrattenuto un lungo dialogo con i Comuni. Con il Comune di Fossano c’è stato questo confronto? E a quali risultati ha portato?
- Qual è la cifra stanziata dal Governo per il potenziamento dei trasporti? Sono arrivati? E soprattutto sono stati utilizzati? Se sì, come?
- Ci sono dei dati che dimostrino che la chiusura delle scuole abbia portato una diminuzione dei contagi? Se sì, dove possiamo trovare questi dati?
- Quanto ritiene importante la didattica in presenza? E quali sono le azioni (se ci sono) che la Regione Piemonte ha intenzione di intraprendere con il Governo per chiedere di riaprire le scuole?
- Non crede che l’assessore ai Trasporti Gabusi, che nella vita è un bancario e che è stato sindaco per 10 anni di una piccola cittadina come Canelli, avesse bisogno di un aiuto per affrontare questo periodo difficile?
- È possibile un incontro virtuale con qualche dirigente o responsabile dei settori dei Trasporti e dell’Istruzione per organizzare un tavolo di lavoro per un futuro ritorno a scuola in maniera sicura e stabile?