Cinema e tv da casa – 5 bis

Il fuggiasco

Tra i migliori giallisti italiani di sempre, punta di diamante di quello che è stato definito il “noir mediterraneo”, Massimo Carlotto ha esordito nel 1995 con “Il fuggiasco”, racconto autobiografico che narra le peripezie della sua latitanza prima in Francia e poi in Messico. Carlotto infatti a metà degli Anni ’70, non ancora ventenne, fu protagonista di un caso giudiziario a dir poco allucinante che per la montagna di depistaggi, errori e false prove per certi versi ricorda addirittura il caso Dreyfus. Studente e militante di Lotta Continua, Carlotto scoprì casualmente il delitto di una giovane, Margherita Magello, e si recò dai Carabinieri per raccontare il fatto e… da testimone venne incredibilmente trasformato in vittima.
Arrestato, processato 11 volte, Carlotto trascorse sei anni in prigione da innocente, fu a lungo latitante in Europa e Centro America per poi venir graziato dal presidente della Repubblica Sandro Pertini nel 1993, dopo quasi vent’anni di calvario. Da quell’esperienza terribile Carlotto è riuscito a risorgere diventando uno degli scrittori più celebri e celebrati del panorama letterario italiano e internazionale e da quelle terribili esperienze è nato il personaggio di Marco Buratti, l’Alligatore, un investigatore privato che rifiuta le armi e la violenza, ama il blues e beve calvados.

L'alligatore
Protagonista di dieci romanzi, “L’Alligatore” ora approda in tv su RaiPlay con la regia di Daniele Vicari, la fotografia di Gherardo Gossi e la musica di Theo Teardo, in una nuova serie di quattro film articolati ognuno in prima e seconda parte per un totale di otto episodi. L ’Alligatore (uno strepitoso Matteo Martani) è un investigatore sui generis che negli anni di galera ha messo a punto tecniche di mediazione e conoscenze che gli permettono di risolvere casi che le Forze dell’ordine non sanno, o non vogliono, affrontare. In squadra con Beniamino Rossini e Max “La Memoria”, Buratti svela le malefatte di una malavita cinica e spietata che si nasconde dietro una facciata di presentabilità. Da non perdere.