Addio a Pietro Gianoglio. È morto uno degli ultimi partigiani di Fossano. Lo fa sapere l’Anpi locale.
“Pepe” – questo il suo nome nella fila della Resistenza – aveva 94 anni. Padre di 11 figli, lo scorso luglio aveva accolto nella sua casa di viale Regina Elena tre rappresentati dell’Anpi fossanese che gli hanno consegnato la tessera ad honorem dell’associazione. Raccontava volentieri della sua esperienza nella lotta partigiana.
Nato il 4 maggio 1926 a Fossano, Gianoglio si unì alla Resistenza nella primavera del 1944. Combattè con una formazione garibaldina, che gli affidò il difficile compito di “staffetta”: Gianoglio doveva portare messaggi ai distaccamenti di partigiani sparsi sulle colline tra il fiume Tanaro e l’Alta Langa. Dopo una visita ai familiari nell’inverno – era tornato a Fossano camminando nella neve – Pepe si unì ad un’altra formazione partigiana, la brigata internazionale “Islafran” di cui facevano parte ex-detenuti politici liberati dal carcere sempre di Fossano. Il 20 aprile del 1945 viaggiava insieme ad altri compagni di lotta verso Torino quando il gruppò incappò in una colonna di tedeschi in ritirata, che fece fuoco: rimasto solo, Gianoglio riuscì, attraverso una pericolosa fuga lungo una scarpata, a raggiungere infine Monforte e di qui, dopo essersi aggregato ad altri partigiani, partì nuovamente per il capoluogo piemontese.
Di lui si racconta un aneddoto curioso: quando alla fine della guerra incontrò sul sagrato del Duomo di Fossano suo padre, quest’ultimo in un primo momento non lo riconobbe, anche per il notevole aumento di statura che Pepe aveva avuto nei mesi in cui aveva lottato nelle fila della Resistenza. Per il suo ultimo viaggio, Gianoglio ha voluto con sé il fazzoletto rosso di garibaldino.
Pepe se ne va col suo fazzoletto rosso di garibaldino
Addio a Pietro Gianoglio, morto a 94 anni: era uno degli ultimi partigiani di Fossano - A luglio l'Anpi gli ha consegnato la tessera ad honorem