Sarebbero stati, questi, giorni di grande fibrillazione all’Istituto Monsignor Signori e Divina Provvidenza, tra le visite al presepe meccanico e gli ultimi preparativi in vista della rappresentazione del presepe vivente nel bocciodromo coperto. Nulla di tutto questo sarà possibile nel Natale 2020, che vive di altre priorità. Gli ospiti del “Mons” - come tutti lo chiamano per brevità e affetto - lo trascorreranno all’interno della struttura, dove sono stati allestiti il presepe e l’albero, come in una grande famiglia. Ma le porte resteranno chiuse, come avviene dall’inizio di marzo, anche nelle festività natalizie: una misura che fino ad oggi ha tenuto lontano il virus dai 32 suoi abitanti, di età compresa tra i 45 e gli 83 anni, e sufficientemente lontano anche dal personale, come attesta l’esito dei tamponi (che oggi vengono eseguiti ogni mese sia per gli ospiti che per gli operatori).
Articolo completo su "la Fedeltà" di mercoledì 16 dicembre