Fossano, Tari 2020 sovrastimata di 60 mila euro. Il Comune se la prende con il Consorzio

Il Piano finanziario è stato approvato con riserva perché i dati sono ancora incompleti

rifiuti

I cittadini di Fossano potrebbero aver versato 60 mila euro di troppo di Tari nel 2020. Nel caso, verranno interamente ristorati recuperando i loro crediti sulle bollette rifiuti 2021, 2022 e 2023. L’«incidente di percorso» non dipende dall’Amministrazione comunale, ma è legato al fatto che non è ancora stato possibile dipanare del tutto la matassa dei costi di erogazione del servizio sostenuti dalla ditta appaltatrice (ammontare che va coperto interamente con le bollette).

A complicare un’operazione che negli anni passati era filata sempre liscia ci ha pensato una nuova legge, che ha cambiato la “definizione dei criteri di riconoscimento dei costi di esercizio”, investendo a cascata delle relative competenze l’Arera (l’Authority competente sui rifiuti), l’Ente gestore (il Consorzio Sea) e la ditta appaltatrice.

L’Amministrazione Tallone ha puntato il dito sul Consorzio Sea, accusato di “inerzia” nei confronti della ditta, nonostante i ripetuti solleciti effettuati dal Comune in diversi momenti dell’anno.

Su "la Fedeltà" di mercoledì 6 gennaio l'ampio dibattito in Consiglio comunale.