Alstom di Savigliano, “un anno d’oro”

Molte nuove assunzioni nel sito della multinazionale francese, nonostante la pandemia: la soddisfazione dei sindacati

Nonostante la pandemia, il 2020 è stato un anno eccezionale per il sito Alstom di Savigliano. È quanto si evince da una nota firmata da Stefano Cassine e Renato Perri, rappresentanti di Fim Cisl.
“La chiusura totale della produzione e delle attività degli impiegati per 5 settimane – spiegano i due – avevano generato timore e preoccupazione in tutti i dipendenti. La Fim Cisl si è impegnata sul fronte della tutela della sicurezza e messo in atto piani di concertazione che guardassero anche alle possibilità di assunzioni, qualora si fossero presentate le opportunità; intanto l’accordo sul Mes e l’Accordo di prossimità hanno dato i loro frutti. Grazie ad una veloce ripresa delle attività produttive dal mese di maggio fino al novembre dello scorso anno, Alstom ha messo in campo un’azione di assunzioni, che ha raggiunto 41 operai fra coloro che erano «somministrati» e poi in «staff leasing» e 39 impiegati. Gli 80 nuovi dipendenti a tempo indeterminato, che hanno incrementato del 9,5% la forza lavoro complessiva, portano dopo tanti anni un significativo aumento del numero degli operai, da 310 a 351, con un + 13,2 %”. Ora “il 2021 si apre con importanti sfide da affrontare”, concludono Cassine e Perri: “Presto si avranno i risultati delle gare di commesse nazionali e internazionali a cui Alstom ha partecipato presentando i propri treni. La Fim Cisl guarda il futuro con ottimismo e, sapendo che non bisogna abbassare la guardia, rinnova l’impegno e l’attenzione alle vicende che evolvono sia nel campo sociale sia in quello economico”.

Premio europeo per il treno iLint
Intanto, nei giorni scorsi l’edizione 2021 dell'«European Railway Award», premio europeo in ambito ferroviario, è stato assegnato al Coradia iLint, il treno ad idrogeno che la società di trasporto regionale della Bassa Sassonia ha commissionato ad Alstom. È, questa, una notizia dal sapore (anche) locale. La stessa tecnologia è infatti adottata per un altro convoglio della multinazionale francese, il Coradia iStream che viene assemblato nello stabilimento di Savigliano.
In una nota Alstom sottolinea di aver dimostrato che “la propulsione a idrogeno è un'alternativa, sicura e a emissioni zero, ai treni regionali a trazione diesel su linee non elettrificate”. Peraltro, dal settembre del 2018 al febbraio del 2020, due Coradia iLint hanno percorso con successo oltre 180.000 chilometri, trasportando passeggeri come qualunque altro convoglio non ad idrogeno.
La multinazionale francese sta già lavorando alla produzione dei treni a idrogeno. Alcuni di essi “saranno in servizio regolare in Germania a partire dal 2022”. Intanto nel sito che l’Alstom ha a Savigliano si lavorerà a sviluppo del progetto, maggior parte della produzione e certificazioni per un gruppo di Coradia iStream - almeno sei, forse quattordici - che in seguito viaggeranno lungo le linee delle Ferrovie Nord Milano, operatore privato consorziato con le Ferrovie dello stato