Piemonte zona gialla da lunedì 1 febbraio

Potranno riaprire i bar e i ristoranti dalle 5 fino alle 18

Piemonte Zona Gialla

La conferma è arrivata soltanto nel tardo pomeriggio di oggi al presidente del Piemonte: da lunedì la nostra regione sarà nuovamente zona gialla. Una "promozione" ottenuta grazie alla diminuzione dei contagi, del numero complessivo dei ricoveri e soprattutto dell'indice Rt che è uno dei valori di maggior peso per stabilire il "colore" dei vari territori e che in Piemonte è sceso allo 0,8.
Da lunedì 1 febbraio (qui la conferma ufficiale della Regione), si potrà quindi circolare liberamente in tutta la regione senza necessità di esibire autocertificazioni. Va comunque rispettato il coprifuoco dalle 22 alle 5.
Potranno riaprire i bar e i ristoranti dalle 5 fino alle 18, anche il consumo all'interno dei locali sarà consentito. Dopo le 18 è possibile esclusivamente la consegna a domicilio/asporto.

I dettagli sulle regole che valgono in zona gialla (e nelle altre zone) sono consultabili sul sito del Governo.

Le principali misure della Zona Gialla

Spostamenti
- Vietata la circolazione dalle 22 alle 5, salvo motivi di lavoro, salute o necessità con autocertificazione.
- È consentito spostarsi all’interno della propria regione o provincia autonoma 1 volta al giorno, per un massimo di 2 persone (conviventi con figli al di sotto di 14 anni o disabili e non autosufficienti conviventi) per recarsi presso una abitazione privata. Nei comuni entro i 5mila abitanti sono consentiti gli spostamenti entro i 30 km ma non verso i capoluoghi di provincia.
- Gli spostamenti verso altre Regioni o Province autonome sono consentiti esclusivamente per comprovate esigenze lavorative, situazioni di necessità o motivi di salute.

Attività commerciali e ristorazione
- Chiusi i centri commerciali nei giorni festivi e prefestivi, ad eccezione di farmacie, parafarmacie, alimentari, tabaccai ed edicole. Nei giorni feriali aperte tutte le attività commerciali. Vanno comunque rispettate le norme sul distanziamento, sugli ingressi scaglionati e sulla sosta nei locali solo per il tempo necessario all'acquisto dei beni.
- Bar e ristoranti rimangono aperti fino alle 18 con possibilità di consumare al tavolo (non più di 4 persone conviventi tra loro). La vendita con asporto è possibile per pizzerie, ristoranti e pasticcerie anche dalle 18 alle 22, ma è vietata in questa fascia oraria agli esercenti che svolgono come attività prevalente quella di bar senza cucina o commercio al dettaglio di bevande. In questo orario (18 - 22) vanno evitati gli assembramenti e il consumo in prossimità dei locali. La consegna a domicilio è consentita senza limiti di orario.

Scuola
Lezioni in presenza dal 50% fino ad un massimo del 75% per le istituzioni scolastiche secondarie di secondo livello. La restante parte dell’attività didattica è svolta da remoto. Viene garantita l’attività in presenza in caso di laboratori e per alunni con disabilità e Bes. Le Università possono scegliere se svolgere le attività in presenza o a distanza.

Attività sportive
- Chiuse piscine, palestre, centri benessere e centri termali, fatta eccezione per l'erogazione delle prestazioni rientranti nei livelli essenziali di assistenza per le attività riabilitative o terapeutiche e per gli allenamenti degli atleti, professionisti e non professionisti, che devono partecipare a competizioni ed eventi riconosciuti di rilevanza nazionale con provvedimento del CONI o del CIP. È consentito recarsi presso centri e circoli sportivi, per svolgere esclusivamente all'aperto l'attività sportiva di base, nel rispetto delle norme di distanziamento sociale e senza alcun assembramento.
- Possibilità di fare sport in maniera individuale.
- Impianti sciistici chiusi fino al 15 febbraio 2021.

Cultura
Mostre e musei aperti nei giorni feriali nel rispetto del divieto di assembramento e di tutte le misure anti-Covid. Chiusi cinema e teatri. In questi ultimi sono sospesi gli spettacoli dal vivo con presenza di pubblico; resta invece confermata la possibilità di organizzare spettacoli da trasmettere in streaming (o di utilizzare gli spazi come ambienti per riprese cinematografiche e audiovisive), nel rispetto delle misure di sicurezza previste per tali attività.