Vaccini, per gli over 80 si parte domenica 21 febbraio

L’annuncio del presidente Cirio. L’avvio sarà in concomitanza con il completamento della Fase 1. Il ritardo è legato alla ridefinizione delle caratteristiche del vaccino AstraZeneca, sconsigliato agli ultra 55enni

Vaccini
(foto SIR-European Commission)

La vaccinazione degli ultra 80enni slitta a domenica 21 febbraio, in concomitanza con il completamento della Fase 1 prevista per legge per i dipendenti del sistema sanitario e gli ospiti e gli operatori delle Rsa. È la nuova data fissata dal presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio e dall’assessore Luigi Icardi. Non è ancora chiaro se si partirà subito a tappeto. O se per il “grosso” dei vaccinandi si dovrà aspettare inizio marzo. Complessivamente si tratta di circa 400 mila persone, che verranno prenotate dai medici ma - presumibilmente - dovranno essere vaccinate non nei piccoli ambulatori, bensì in centri vaccinali più grandi, che devono ancora essere approntati.

Nell’attesa, la campagna di vaccinazione procede a rilento limitandosi, anche nel Cuneese, alle somministrazioni di richiamo per chi ha già ricevuto la prima dose. Due le ragioni di questo rallentamento: la frenata nelle consegne dei vaccini Pfizer e Moderna e la ridefinizione dell’utilizzo del vaccino AstraZeneca, autorizzato dall’Ema, ma sconsigliato oltre i 55 anni (non perché poco sicuro, ma perché poco efficace): una caratteristica che costringe a rimettere mano anche al calendario vaccinale.

Contrariato il presidente Cirio: “Per la vaccinazione degli ultra80enni avevamo immaginato un «Vaccine day» in questi giorni, perché era legato all’utilizzo del vaccino AstraZeneca. Abbiamo fatto un accordo con medici di base e farmacie, in cui abbiano definito chi fa cosa e a quale prezzo, avevamo l’esercito dei vaccinatori pronto a partire. Quello che poi è mancato è stata la benzina, perché su AstraZeneca c’è stata la doccia fredda, e mi chiedo perché sia uscito solo all’ultimo momento che può essere somministrato solo a chi ha tra i 18 e i 55 anni”.

Nei prossimi giorni, intanto, Regione Piemonte e Asl dovrebbero individuare i centri per la vaccinazione di massa. Tre, al momento, le sedi ipotizzate nel nostro territorio: Savigliano, Mondovì e Cuneo.