Via libera allo sci in zona “gialla”

Anche in Piemonte aprono finalmente gli impianti - Resta l'incognita sugli spostamenti fra regioni

Prato Nevoso Facebook
L'impianto sciistico di Prato Nevoso (foto pagina Facebook)

Se vi piacciono gli sport invernali, e maggior ragione se vi dedicate ad essi per lavoro, tenetevi stretto il “giallo”. Nelle regioni a cui è stato assegnato questo “colore” per la limitata diffusione del coronavirus, gli impianti sciistici possono finalmente aprire. La data prevista è quella di lunedì 15 febbraio, che peraltro è anche il giorno nel quale “scadrà” il divieto di spostarsi fra regioni.

Quello della riapertura è lo scenario che attende i residenti in Piemonte. Regione che è appunto “gialla”. E che dovrebbe riuscire a mantenere questo colore almeno per un po’, secondo quanto ha riferito il governatore Alberto Cirio, invitando peraltro a non abbassare la guardia.

L’ok all’apertura degli impianti sciistici è giunto dopo una riunione del Comitato tecnico scientifico, che peraltro non ha accolto tutte le richieste che gli erano state sottoposte. In particolare, è stata bocciata la proposta di aprire gli stessi impianti sciistici anche nelle regioni arancioni, dove sarebbero stati adottati protocolli più rigidi come prevenzione dei contagi da coronavirus: il Cts non ha ceduto neppure davanti all’ipotesi di limitare del 50%  la presenza degli sciatori su funivie, cabinovie e seggiovie e imporre agli stessi l’utilizzo di mascherine Ffp2.

Altro “nodo” su cui si discuterà ancora è quello degli spostamenti fra regioni. Molto probabilmente servirà un nuovo Dcpm, che indichi che cosa si può fare o meno: un’incombenza, questa, che si presenta mentre si cerca di dare un nuovo Governo al paese. Da più parti giunge la richiesta di consentire gli spostamenti – anche quelli che secondo gli ultimi Dpcm non sarebbero “necessari” – almeno fra regioni “gialle”: ciò garantirebbe un maggior afflusso di sciatori che aiuterebbe i gestori degli impianti a compensare le perdite economiche dovute a un interminabile periodo di chiusura, durante il quale l’accesso alle strutture è stato consentito soltanto agli atleti.

La mancata apertura al grande pubblico degli impianti sciistici ha peraltro avuto, inevitabilmente, il sapore della beffa. Quelli tra il 2020 e il 2021 sono stati, almeno in provincia di Cuneo, mesi ricchi di neve: la “bianca visitatrice” si è finalmente mostrata in località che un tempo facevano registrare una buona presenza di neve e che negli ultimi anni spesso non sono state raggiunte da precipitazioni intense. Ora non restano che poche settimane per sfruttare l’inverno, per quanto riguarda sia l’aspetto economico che il divertimento in pista.