Un libro che è frutto di una rigorosa ricerca storica, un altro con un taglio più devozionale e perfino un fumetto. Ecco il menu per chi voglia conoscere meglio, tramite il web, la figura storica di Paola Gambara, patrona di Bene Vagienna venerata come beata. Le tre pubblicazioni si possono consultare sul sito internet dell’associazione culturale “Amici di Bene”.
Nel corso dei decenni, il sodalizio ha lavorato anche per la valorizzazione della figura storica di Paola Gambara, vissuta fra XV e XVI secolo. Nata a Verolanuova nel Bresciano, la donna giunse a Bene Vagienna come giovanissima sposa del conte Costa, allora signore della città, e si distinse per la condotta di vita modellata sul Vangelo, in particolare per quanto riguarda la generosità verso i poveri. Com’è noto, ogni gennaio – con la sola eccezione del 2021, a causa della pandemia di coronavirus – viene organizzata una rievocazione storica che racconta la vita della donna e i miracoli che la tradizione le attribuisce. Non meno importanti, sempre in ricordo della beata Paola, sono i testi a lei dedicati, che tuttavia, come ogni pubblicazione “di nicchia”, rischiano di coprirsi di polvere in qualche angolo: di qui l’idea degli “Amici di Bene”, che hanno reso tre di queste opere consultabili sul web.
“Notizie storiche sulla beata Paola Gambara Costa, signora di Bene, Carrù e Trinità” è il lavoro storico di Francesco Ravera, generale originario di Bene Vagienna nato nel 1889 e morto nel 1968: alla professione militare, Ravera affiancò l’interesse per arte, araldica e numismatica. A padre Giacinto Burroni si deve un testo che dedica particolare attenzione al percorso di fede compiuto dalla patrona di Bene Vagienna: “La beata Paola Gambara Costa, signora di Bene, Carrù e Trinità – Terziaria francescana” è il titolo del suo lavoro. C’è infine il fumetto di Mirko Andreoli, che punta soprattutto a conquistare l’interesse dei giovani.
L’opera di Andreoli è stata pubblicata nel 2015, quando sono state organizzate numerose iniziative per i 5 secoli dalla morte della stessa beata Paola. Il 2015 si può considerare l’anno della “riscoperta” anche per le altre due opere ora consultabili sul sito degli “Amici di Bene”: in questo caso si tratta ovviamente di ristampe, essendo i testi di Ravera e Burroni più antichi.