Acqua pubblica, il Tribunale respinge il ricorso contro la Società unica

Mauro Calderoni, presidente dell'Autorità d'Ambito: "Confermata la legittimità dell'affidamento a Cogesi"

acqua torrente

Segna un punto importante il percorso verso la pubblicizzazione del servizio idrico in provincia di Cuneo (acquedotto, fognature e depurazione). Il Tribunale superiore delle acque pubbliche di Roma ha infatti respinto i ricorsi di Aeta (la consorziata che raggruppa Tecnoedil, Alpi Acque e Alse) contro il mancato riconoscimento della proroga delle concessioni, scadute il 31 luglio 2017, e l'affidamento del servizio al gestore unico Cogesi, deliberato nel 2018 da un'ampia maggioranza dei sindaci della Granda e ratificato un anno dopo dalla Conferenza d'Ambito dell'Ato4.

"Il Tribunale Superiore delle Acque Pubbliche di Roma ha respinto i ricorsi, confermando la legittimità del percorso politico, tecnico e amministrativo ed il lavoro svolto dall’Ente d’Ambito Cuneese - conferma una nota in arrivo dall'Autorità d'ambito presieduta da Mauro Calderoni, sindaco di Saluzzo -. I giudici hanno infatti valorizzato la scelta fatta dalle Amministrazioni locali del territorio, ritenuta non sindacabile nel merito, non ravvisando errori o censure nella costruzione amministrativa e tecnica di tale scelta. Alla luce di tale decisione proseguono senza più incertezze le iniziative di concretizzazione di un soggetto industriale pubblico forte in provincia di Cuneo che acceleri la realizzazione degli investimenti sulle reti e sugli impianti del servizio idrico, così importanti per il nostro territorio". La sentenza n. 30/2021 è l'ultimo atto, in ordine di tempo, di un braccio di ferro che si trascina da tempo tra chi sostiene la necessità di confluire tutti nella Società pubblica, in vista di un'articolazione consortile che dovrebbe, in un secondo tempo, salvaguardare l'autonomia dei territori, e chi difende, invece, il diritto a resistere (e ad esistere) delle Società miste pubblico-private (quelle del gruppo Aeta) nella gestione del servizio secondo le modalità attuali.

La pronuncia del Tribunale potrebbe rappresentare il passo decisivo verso la liquidazione dei soci privati e il passaggio a Cogesi dei Comuni che ancora non ne fanno parte (oggi in Cogesi sono 150 su 274). Tra questi ci sono Fossano e gli altri Comuni dell'hinterland, tuttora serviti da Alpi Acque. All'appello, tuttavia, mancano ancora due sentenze del Tribunale: la prima su Piano d'Ambito (che pianifica i prossimi 30 anni di investimenti) e l’altra sul metodo di calcolo del Vir, il "valore residuo" che Cogesi dovrà pagare ai gestori privati. L'ultima parole potrebbe non essere stata ancora pronunciata.