La Regione bussa alle porte (anche) di Fossano per esigere il suo contributo nella lotta all’inquinamento. Palazzo Lascaris ha infatti introdotto, all'inizio di marzo, nuove norme per migliorare la qualità dell’aria, che si applicano nei comuni con popolazione al di sopra di 10mila abitanti. Una realtà come la città degli Acaja è dunque coinvolta nello sforzo contro lo smog più di quanto succedeva in passato.
Che cosa cambia? Nell’immediato nulla, perché le nuove norme devono essere recepite con ordinanze ad hoc dai sindaci dei comuni coinvolti: e questi ultimi possono, in una certa misura e correndo dei rischi, “fare ostruzionismo”. Ma è un dato di fatto che sono state poste le premesse per una piccola rivoluzione verde.
A palazzo Lascaris si è lavorato su tre ambiti di intervento: sono l’agricoltura, la mobilità e il riscaldamento degli edifici. Per realtà come Fossano, dov’è massiccia la presenza di allevamenti intensivi, le disposizioni che riguardano il mondo agricolo possono avere un impatto notevole. Non a caso, Confagricoltura e Coldiretti hanno preso posizione.
Su “la Fedeltà” che sta per arrivare in edicola, ampio servizio dedicato al tema, con l’intervista all’ingegnere ambientale Matteo Bo.