Quasi 3.000 nuovi contagi, circa il 10% dei quasi 30mila tamponi eseguiti. Martedì scorso la percentuale si fermava al 7%. Ricoveri ospedalieri che continuano a salire e 24.700 persone in isolamento domiciliare (il 23 febbraio - 18 giorni fa – erano 11mila). Sono alcuni dei numeri che ci fanno capire quanto sia violenta la terza ondata del virus che ha investito il Piemonte. Ecco perché da lunedì scatterà la zona rossa su tutto il territorio della Regione per almeno 15 giorni, ma è molto probabile che possa essere estesa fino a dopo Pasqua.
Vediamo nel dettaglio gli altri numeri diffusi oggi, venerdì 12 marzo, dal bollettino curato dall’Unità di crisi della Regione. Dei quasi tremila nuovi casi, gli asintomatici sono solo il 31%. I malati in terapia intensiva salgono a 247 (+19 rispetto a tre giorni fa), i ricoveri ospedalieri a 2.684 (+252), in isolamento domiciliare ci sono 24.708 persone (+3.299). Il che porta il totale degli attualmente positivi a 27.639, + 3.870 (+ 16,3%) rispetto a martedì scorso.
Negli ultimi tre giorni sono decedute 99 persone risultate positive al Covid, per un totale che arriva a 9.632 morti (la Granda è a 1.137). Con 386 casi settimanali ogni 100mila abitanti, la provincia di Cuneo è quella dove si registra il maggior numero di contagiati in Piemonte.
Il Decreto legge che farà passare il Piemonte in zona rossa, a partire da lunedì 15 marzo, è in fase di approvazione a Roma da parte del Governo. Intanto, per evitare spostamenti massicci in vista dell’inasprimento delle misure, domani 13 marzo e domenica 14 in Piemonte non sarà possibile recarsi nelle seconde case: lo prevede una ordinanza regionale che sarà emanata in vista del passaggio del Piemonte in zona rossa.
Qui potete leggere tutte le risposte del Governo ai principali quesiti (FAQ) sulle misure in vigore nelle varie zone (gialle, arancioni, rosse).