Sant’Albano, il mini museo longobardo potrebbe aprire a maggio

La certezza della data dipende dall’evolversi della pandemia

L’Amministrazione comunale cerca di fissare una data per l’inaugurazione del mini museo longobardo allestito nella ristrutturata cappella di Sant’Antonio da Padova. L’auspicio è che sia per la prima domenica di maggio, ma il condizionale è più che mai d’obbligo considerata l’altalena dalle zone gialle, arancioni a rosse a cui costringe l’emergenza pandemica. “Ci riproviamo” dice il sindaco Giorgio Bozzano che per l’inaugurazione negli anni ha annunciato più date, tutte saltate per motivi diversi. L’ultima, quella che sembrava la più certa, era quella del 7 marzo 2020 in occasione della Fera ëd Sant’Alban, proprio nella settimana in cui in Italia scattava il lockdown.
“Mai come quest’anno però tutto è incerto. Intanto ci siamo incontrati con l’associazione Kadalù a cui è stata affidata la gestione della mostra-museo definendo per il 9 maggio l’inaugurazione. Ma tutto è da prendere con le pinze perché dipende da come evolve la situazione dei contagi” tiene a precisare il primo cittadino.
Da tempo la cappella attende di aprire le sue porte al pubblico. Si potranno ammirare i lavori di ristrutturazione durati cinque anni e l’allestimento del museo longobardo, testimonianza (unica nel panorama archeologico italiano) del ritrovamento a Ceriolo di una necropoli longobarda scoperta nel 2009 durante i lavori di scavo per l’autostrada Cuneo-Asti. Dall’indagine a cura della Sovrintendenza per i beni architettonici emersero 842 tombe e diversi reperti, alcuni dei quali andranno ad arricchire il mini museo di Sant’Albano.