Pasqua in “rosso” per tutta l’Italia, il Piemonte già da lunedì 15

Nuovo decreto legge in vigore da lunedì 15 marzo, fino a dopo le festività pasquali. Da lunedì l’Italia colorata di rosso e arancio (la Sardegna resterà bianca)

Piemonte zona Rossa

La corsa del nuovo Covid non si arresta e vengono introdotte misure di contenimento della pandemia più stringenti. Il Consiglio dei ministri, scrive l’Ansa, ha dato il via libera al decreto legge (DL) con le nuove norme: da lunedì 15 marzo fino al 6 aprile le Regioni che avranno un numero settimanale di casi superiore a 250 ogni 100.000 abitanti passeranno automaticamente in zona rossa. Il Piemonte nella settimana dal 1° al 7 marzo aveva già una media di 280 nuovi casi (ogni 100mila abitanti) e oggi, verosimilmente, è oltre i 300. Inoltre, l'indice Rt del contagio si attestava all'1,41, tra i più alti in Italia.

Per le festività pasquali, dal 3 al 5 aprile, le misure previste dal DL per la zona rossa si applicheranno su tutto il territorio nazionale. Sarà comunque possibile spostarsi all'interno della propria regione verso una sola abitazione privata, una volta al giorno, massimo due adulti con minori di 14 anni o disabili o non autosufficienti conviventi, tra le ore 5 e le 22.
Nei restanti giorni, dal 15 marzo al 2 aprile e il 6 aprile, tutte le regioni in giallo passeranno all'arancione e sarà possibile una visita al giorno con le stesse limitazioni di Pasqua, ma solo all'interno del territorio comunale. In queste giornate lo spostamento non sarà invece permesso nelle zone rosse. Sarà come sempre possibile spostarsi per motivi di lavoro, salute o necessità.
Per qualsiasi spostamento, in qualsiasi fascia oraria, è necessaria l'autocertificazione (qui il modello editabile).
Da lunedì, dunque, la cartina dell’Italia sarà colorata in rosso e arancione. Undici Regioni (tra cui il Piemonte)) e una provincia autonoma vanno verso la fascia rossa, sette (più la provincia di Bolzano) verso quella arancione mentre una, la Sardegna, resterà in fascia bianca.

Il decreto legge approvato dal Cdm prevede anche 290 milioni per i congedi parentali, a partire dal 1° gennaio e quindi anche retroattivi. Saranno retribuiti al 50% per chi abbia figli minori di 14 anni. Alternativo al congedo un bonus baby sitter fino a 100 euro a settimana per i lavoratori autonomi, i sanitari e le forze dell'ordine. Fino ai 16 anni dei figli viene ribadito il diritto allo smartworking per i genitori.

Le risposte del Governo ai principali quesiti (FAQ) sulle misure in vigore nelle varie zone (gialle, arancioni, rosse) le trovate in questa pagina.