Cuneo ricorda con una formella il gesto eroico di don Benedetto Ravina

Il parroco salvò 19 santalbanesi dalla ferocia nazista. I fatti risalgono al Natale del 1944

La città di Cuneo ricorderà con la posa di una “formella” l’ex parroco di Sant’Albano don Benedetto Ravina “per l’intervento presso il comando nazista nel collegio delle suore Giuseppine avvenuto il 24 dicembre 1944” che permise la liberazione di 19 santalbanesi presi in ostaggio dai nazisti. Il Comune di Sant’Albano dà il patrocinio a questa iniziativa promossa dall’onlus “Col. Giuseppe Cordero Lanza di Montezemolo” di Mondovì. L’inaugurazione della “formella”, che verrà collocata all’interno della pasticceria Arione di piazza Galimberti, si terrà non appena l’emergenza Covid lo permetterà.
La Fedeltà ripropone le gesta coraggiose del parroco per liberare i 19 santalbanesi presi in ostaggio dai nazisti. Fatti riportati dallo stesso don Ravina in un articolo pubblicato sul giornale “Popolo di Fossano” e in parte raccolti da Giovanni Bellone.
Scrive don Ravina: “Era la sera del 23 dicembre 1944… Verso le nove sento un carrettone trascinato da cavalli: proveniva da Fossano ed avanzava verso la piazza della chiesa. Apro uno spiraglio alla finestra del piano terreno e mi rendo conto che qualcosa di grave incombe su di noi. Attorno e dietro il carrettone decine di soldati tedeschi che si sparpagliano nelle varie case rastrellando uomini e imponendo loro di seguirli… Il motivo della loro rappresaglia: sono stati portati via da Fossano quattro tedeschi e la popolazione di Sant’Albano è considerata complice di questo misfatto. Dovevamo noi pagare di persona per gli altri!...”

Articolo su la Fedeltà in edicola mercoledì 17 marzo