Sommersi dai rifiuti – parte 2: la tangenziale tra cartacce e contenitori esausti

Il nostro reportage su rifiuti continua sulla tangenziale di Fossano:

Ci sono contenitori dell’olio, bottiglie di plastica, borse del cibo take-away, pacchetti di sigarette, borse di plastica, lattine di birra e immondizia di vario tipo. Anche bottiglie dell’acqua riempite per metà da un (quasi) indecifrabile liquido giallo. Tutto generosamente gettato dagli automobilisti in transito sulla tangenziale di Fossano che così, a bordo strada diventa un susseguirsi di rifiuti. Nelle piazzole di sosta ma anche nelle aree spartitraffico dove tra i ciuffi d’erba campeggiano prodotti decisamente non biodegradabili.
Una situazione che negli ultimi mesi si è ulteriormente aggravata e che oggi è un brutto biglietto da visita per la città e un tipico esempio di inciviltà.
A gestire la tangenziale che scavalca l’abitato cittadino è Anas che, in qualità di gestore delle strade statali, “ha l’obbligo di garantire la sicurezza per la viabilità dell’utenza in transito ma non si occupa della rimozione e dello smaltimento del materiale abbandonati ai margini della sede stradale o nelle piazzole di sosta”, spiegano dall’ente.
Infatti, il Codice dell’Ambiente (D.Lgs 152/2006) e le leggi regionali attribuiscono espressamente ai Comuni la gestione dei rifiuti nell’ambito del territorio comunale. L’ente proprietario della strada, dicono ancora da Anas, “è esonerato dallo stesso Codice dell’Ambiente dalle responsabilità conseguenti all’abbandono incontrollato dei rifiuti mentre è tenuto alla sola pulizia, e non allo smaltimento, soltanto qualora questi costituiscano pericolo o intralcio per la sicurezza della circolazione. Come già accaduto in precedenza, Anas ha pertanto segnalato al Comune di Fossano la presenza del materiale fornendo la piena disponibilità a intervenire a supporto della squadra addetta alla rimozione per la regolazione della viabilità durante le operazioni”.