Ad un anno dall’inizio della pandemia, i padroni di casa del “Mons” hanno ricevuto il vaccino, la prima dose. In una struttura dove tutti gli operatori sono già vaccinati, il raggiungimento dell’immunità di comunità ora è più vicino. La somministrazione è stata completata giovedì 18 marzo, grazie all’unità mobile dell’Asl e ad una mini squadra formata per l’occasione da due medici curanti appartenenti al gruppo Medicinsieme. Soddisfatto (e sollevato) Mauro Mandrile, direttore dell’Istituto Monsignor Signori e Figlie della Divina Provvidenza, segnala che “gran parte dei ragazzi e delle ragazze dell’Istituto ha accolto questo vaccino come un anticipo di liberazione, quando potranno di nuovo frequentare gente e ri-uscire dalla bolla protettiva degli spazi di via Orfanotrofio n. 6”.
Articolo completo su "la Fedeltà" di mercoledì 24 marzo