Anziani soli e isolati: di Covid si muore anche in modo indiretto

È il focus di marzo della Campagna "Dacci oggi il nostro pane quotidiano" promossa da Caritas italiana e Focsiv per sostenere 64 progetti di Chiese locali e organizzazioni cattoliche messe a dura prova dalla pandemia. Gli effetti sulla terza età sono molto duri, in tutto il mondo

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Di Covid si muore anche in modo indiretto, in molti Paesi del mondo. Tanti anziani non hanno infatti la possibilità di accedere alle cure o muoiono di isolamento e solitudine a causa dei lockdown e delle restrizioni, che impediscono loro di stare accanto agli affetti. E tanti nemmeno ce l’hanno una famiglia. E’ inoltre noto che il Covid- 19 colpisce di più le persone anziane, tanto da stimare che le persone oltre gli 80 anni si ammalino 5 volte di più delle altre età. Per non contare l’assenza di welfare e sistemi pensionistici: nei Paesi impoveriti solo il 20% delle persone anziane può contare su una pensione. Anche in tarda età devono continuare a lavorare esponendosi al rischio del contagio per ricavare redditi molto bassi da piccole attività artigianali o commerciali, messe ulteriormente in crisi dal virus. E’ il drammatico panorama messo in evidenza da Caritas italiana e Focsiv, che nel mese di marzo puntano l’attenzione della Campagna “Dacci oggi il nostro pane quotidiano” proprio su questo tema.

La Campagna, lanciata a luglio 2020, sta raccogliendo fondi per sostenere 64 interventi nel mondo e sensibilizzare la comunità cristiana agli effetti della crisi sanitaria sui più poveri. Ad oggi sono stati raccolti circa 250.000 euro, una cifra inferiore agli obiettivi previsti. Per questo motivo le due organizzazioni hanno deciso di proseguire l’iniziativa anche dopo Pasqua, quando lanceranno appelli e raccomandazioni alle istituzioni. “Terremo alta l’attenzione perché le conseguenze del virus sono ancora molto impattanti nel mondo – precisa al Sir Paolo Beccegato, vicedirettore di Caritas italiana -. Il prolungamento obbligatorio è dovuto dai fatti”... continua a leggere

(fonte SIR)