Bene Banca verso l’assemblea dei soci

L'Istituto si presenta all'appuntamento con "ottimi numeri": "Abbiamo accordato la sospensione di mutui per oltre 105 milioni di euro"

Bene Banca va verso l’assemblea, prevista per il prossimo 10 maggio. Anche in questo 2021 come lo scorso anno, l’incontro non si terrà “in presenza” a causa della pandemia di coronavirus. I soci potranno esprimersi attraverso il “rappresentante designato”, una società esterna incaricata di raccogliere il loro voto sui temi all’ordine del giorno.

In particolare, all’assemblea sarà sottoposto “il Bilancio dello scorso esercizio, brillantemente chiuso in un contesto funestato dalla pandemia”, secondo quanto si legge in una nota dell’Istituto, che prosegue: “Molto buoni i numeri conseguiti. L’utile ha raggiunto i 2 milioni 173mila euro (+65%). In crescita la raccolta, che ha superato il miliardo di euro attestandosi a 1 miliardo e 46 milioni (54 milioni in più rispetto al 2019); in crescita anche il risparmio gestito (+ 6,68%). Fiore all’occhiello della banca è la crescita negli impieghi, + 39 milioni (+ 8,86%)”.

“Il 2020 è stato un anno difficile contraddistinto dalla pandemia e dalle tante difficoltà che hanno colpito i nostri clienti – commenta il direttore generale di Bene Banca, Simone Barra –. Abbiamo erogato oltre 115 milioni di euro a famiglie ed imprese, frazionando molto il rischio ma, parimenti, sostenendo la nostra comunità; abbiamo concesso la sospensione di mutui per oltre 105 milioni di euro”. “Anche la qualità dei nostri impieghi è migliorata molto – continua Barra –: gli impieghi «in bonis» sono cresciuti del 10,7%, mentre quelli deteriorati sono scesi del 30%. Il nostro indice di rischiosità sui crediti è, infatti, decresciuto dal 9,35% al 6,16%, tra i più bassi del sistema”.

Soddisfazione anche per la crescita patrimoniale. Dice il presidente di Bene Banca, Elia Dogliani: “La nostra politica di rafforzamento del patrimonio ha prodotto, anche nel 2020, i risultati auspicati. Il Cet1, il principale indicatore tecnico utilizzato, è salito al 17,02% – era il 16,40% nel 2019; superiore alla media dei primi dieci Gruppi bancari italiani, pari al 14,8% circa – a testimonianza della grande attenzione del nostro istituto alla solidità patrimoniale. Un altro elemento che mi inorgoglisce è la costante crescita della compagine sociale: al 31 dicembre dello scorso anno abbiamo raggiunto i 8.736 soci, record storico per l’istituto. Si tratta di segni tangibili della resilienza e della capacità di adattamento del modello  bancario cooperativo, che ha saputo mettersi al servizio delle proprie comunità e dei propri territori anche – e a maggior ragione – nelle difficili contingenze legate all’emergenza sanitaria”.

Sfide, quelle legate al coronavirus, che si stanno presentando anche nell’anno in corso. “Nel 2021 – conclude il direttore Barra –, stiamo replicando i buoni numeri del 2020. In soli 3 mesi siamo cresciuti di 15 milioni di impieghi e di oltre 25 milioni di raccolta. Esplosiva la dinamica dei conti: ogni mese la banca cresce di oltre 150 nuovi clienti, a testimoniare come il nostro modello cooperativo, vicino alle persone ed alla comunità, rappresenti una scelta sempre vincente e quanto mai attuale”.