Il Piemonte da lunedì 12 aprile torna in zona arancione, dopo quasi un mese in zona rossa. Ma le province di Cuneo e Torino dovranno ancora aspettare qualche giorno, almeno fino al 14 o 15 aprile. L'ordinanza firmata stasera dal ministro della Salute Roberto Speranza ha confermato il passaggio in zona arancione solo per le province di Alessandria, Asti, Biella, Novara, Vercelli e Verbano-Cusio-Ossola. Lo chiarisce un comunicato della Regione: "Nelle province di Torino e Cuneo, dove l’incidenza è ancora sopra la soglia di allerta, alla luce del nuovo decreto andrebbero mantenute misure più restrittive fino all’abbassamento dell’incidenza sotto i 250 casi su 100.000 abitanti. Pertanto la Regione ha convocato per sabato 10 aprile alle ore 13 un incontro con gli epidemiologi e gli esperti dell’Unità di Crisi, a cui è stata chiesta una relazione tecnica sui tempi previsti per il rientro della soglia di allerta. In queste due province la zona arancione potrebbe scattare qualche giorno dopo, presumibilmente tra mercoledì 14 e giovedì 15 aprile.
Questa situazione non incide comunque sulle scuole - precisa il comunicato ufficiale della Regione -, che torneranno regolarmente in presenza da lunedì 12 aprile al 100% fino alla terza media e al 50% per le superiori, province di Torino e Cuneo incluse".
Il passaggio di colore dal rosso all'arancione è conseguenza del miglioramento dell’ultima settimana. Il numero di nuovi contagi settimanali ogni 100mila abitanti considerando l'intera Regione è sceso infatti a 235, sotto la soglia critica (complice anche il calo dei tamponi nelle vacanze di Pasqua) di 250; l’indice Rt è attorno allo 0,90%. Il cambio di colore ritarderà ancora nelle due province di Cuneo e Torino perché la media dei nuovi contagi settimanali, anche se in rapida discesa, rimane sopra soglia: Cuneo è a 272, Torino a 263.
Zona arancione significa, dunque, negozi aperti, compresi parrucchieri e centri estetici; possibilità di circolare nel Comune di residenza senza autocertificazione; scuole tutte in presenza fino alla terza media e almeno al 50% nelle superiori. Ma per la nostra provincia, insieme a quella di Torino, occorrerà attendere ancora qualche giorno.
Le regole per la zona arancione
SPOSTAMENTI - Sono consentiti solo all'interno del proprio Comune, dalle 5 alle 22. Tuttavia, si può uscire dai Comuni con meno di 5 mila abitanti purché entro un raggio di 30 km e con divieto di raggiungere i capoluoghi di provincia. È possibile recarsi fuori dal proprio Comune o dalla propria Regione solo per motivi di lavoro, salute o necessità, per i quali serve l'autocertificazione.
Resta la possibilità di recarsi nelle seconde case, ma solo con membri del proprio nucleo familiare.
RISTORAZIONE e COMMERCIO - Riaprono tutti i negozi al dettaglio (ma i centri commerciali devono chiudere nei fine settimana) e i servizi alla persona come parrucchieri, barbieri e centri estetici.
Ristoranti, bar, gelaterie, ecc. continuano a rimanere chiusi tutto il giorno. La consegna a domicilio è consentita senza limiti di orario, la vendita con asporto fino alle 22, ma con divieto di consumare cibi e bevande nelle adiacenze e in prossimità dei locali; per i bar senza cucina e le attività di commercio al dettaglio di bevande l’asporto è solo fino alle 18.
Tornano tutti i banchi nei mercati settimanali.
SCUOLA - Mercoledì scorso hanno già riaperto in presenza le scuole fino alla prima media, da lunedì 12 si fa un altro passo in avanti. Tornano integralmente in presenza anche le seconde e terze medie, mentre per le scuole superiori il ritorno in classe è previsto per almeno il 50% degli studenti (e fino a un massimo del 75 per cento).