Iniziato il Ramadan: “Il mese di digiuno sia fonte di pace e misericordia”

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foto SIR

Da martedì 13 aprile i musulmani di tutto il mondo sono entrati in Ramadan. “Nell’accogliere con gioia il mese benedetto, annunciamo l’inizio di Ramadan: che Allah l’Altissimo accetti i vostri e i nostri sforzi e faccia sì che questo mese di digiuno sia fonte di pace e misericordia”. Con queste parole, l’Unione delle comunità islamiche in Italia (Ucoii) ha annuncia l’inizio del mese sacro.
Periodo dedicato al digiuno e alla preghiera, anche quest’anno il Ramadan risente delle misure anti-Covid. Se nel 2020 erano stati chiusi tutti i luoghi di culto e i sermoni sono andati via streaming, quest’anno le moschee (come pure le chiese) sono aperte e pertanto le comunità islamiche – spiega Yassine Lafram, presidente dell’Ucoii – non devono rinunciare alle cinque preghiere giornaliere. L’unico problema è legato al coprifuoco e così le comunità islamiche hanno deciso di anticipare alle 21.30 (anziché alle 22.30/23) l’ultima preghiera serale.
Ai musulmani italiani sono arrivati gli auguri di molti vescovi e anche della Cei, attraverso mons. Ambrogio Spreafico. Il prelato, vescovo di Frosinone e presidente della Commissione Cei per l’ecumenismo e il dialogo interreligioso, ha augurato ai musulmani che vivono nel nostro Paese di vivere “come fratelli”, “in pace” e di “remare insieme nella tempesta di questo tempo”.

Il calendario dell’Islam e l’inizio del Ramadan
Le date di inizio e di fine del Ramadan non sono sempre le stesse. A differenza del calendario gregoriano, che è solare (basato sul tempo di rivoluzione della terra intorno al Sole), quello islamico è lunare, cioè la durata di ogni mese è legata al ciclo della luna: ad ogni nuova luna, è un nuovo mese che comincia. Adottato nel 622 d. C. quando Maometto fu costretto a rifugiarsi a Medina, il calendario islamico è organizzato in 12 mesi lunari (di 29 e 30 giorni), per un totale di 354 giorni, 11 o 12 giorni in meno dell’anno solare. Dunque, ogni festività è mobile e di anno in anno viene anticipata. Nel 2019 il Ramadan iniziò il 6 maggio, lo scorso anno il 24 aprile. Quest’anno è partito il 13 aprile e terminerà la sera del 12 maggio, cui segue la festa della Rottura (in arabo "Id al-Fitr").

Mese di digiuno e preghiera
Secondo l’Islam, il Ramadan è il mese in cui si pratica il digiuno, in commemorazione della prima rivelazione del Corano a Maometto. Questa ricorrenza annuale è considerata uno dei 5 Pilastri dell’Islam e un precetto religioso. Durante il digiuno dall’alba al tramonto, i musulmani si astengono dal consumo di cibi e bevande e dalla pratica di attività sessuali. I fedeli sono anche invitati all’astinenza da comportamenti peccaminosi che vanificherebbero il digiuno, come ad esempio i peccati di parola (insulto, calunnia, bestemmia, menzogna, ecc.) o le azioni violente. Cibo e bevande sono serviti prima dell’alba e dopo il tramonto.

Secondo i dati della Fondazione Ismu, i musulmani rappresentano il 29,2% – pari a circa 1 milione e 574mila – del totale dei residenti stranieri al 1° gennaio 2020. La loro presenza numerica risulta nel 2019 in leggero calo (-0,4%), invertendo così il trend registrato nel 2018, anno in cui gli stranieri di fede musulmana erano aumentati di 127mila unità (+8,7%).