L’addio a Bartolomeo Cornaglia, per tre volte sindaco di Cervere

Fu lui a tagliare il primo nastro della Fiera del porro

Cornaglia Bartolomeo

Si è spento nella notte tra sabato e domenica circondato dall’affetto dei suoi cari Bartolomeo Cornaglia, ex sindaco di Cervere per tre mandati. Era stato ricoverato per due giorni all’ospedale di Verduno in seguito a una pleurite, poi le sue condizioni sono precipitate. Aveva 86 anni.
Imprenditore edile, è stato vicesindaco dal 1975 al 1980, poi sindaco dall’80 al ’95. Fu lui a tagliare il nastro della famosa prima Fiera del porro nel 1980. A soli tre mesi dalla sua elezione a primo cittadino accolse con entusiasmo la proposta della Pro loco di organizzare una Mostra - mercato per dare nuovo slancio a un paese impoverito, che si andava spopolando. Un’idea che rispondeva al sogno collettivo nato dalla visione lungimirante di un parroco, don Carlo Cavallo, dalla passione di giovani impegnati in una Pro loco pensata per aggregare un paese e fare cultura dal basso e da un’Amministrazione guidata da Bartolomeo Cornaglia. Una sinergia tra istituzioni che regge ancora oggi e ha fatto di quella prima Mostra-mercato un evento che richiama migliaia di persone.
"La mia Amministrazione insediata da pochi mesi - a marzo - ha subito aderito a questo spirito, che rispondeva al mio pensiero, che è quello che mi ha insegnato mio padre: 'Lavora con la tua roba'. Con la Fiera si nobilitava il porro e possiamo ben dire che nel nostro piccolo abbiamo aumentato il Pil" raccontava Bartolomeo Cornaglia durante un’intervista a la Fedeltà in occasione del 40° anno della Fiera del porro.
Tante le opere che portano il suo nome: dall’acquedotto alle scuole, alle strade...
Gli amici dell’Amministrazione allo scadere del suo terzo mandato, l’8 aprile del 1995, lo ricordavano così: “l’amore per il paese, la competenza amministrativa, la tenacia, la disponibilità hanno caratterizzato la sua opera di sindaco fra la gente e per la gente”.
“L’eredità che mi lascia papà –dice la figlia Maria Francesca – è il grande amore per la famiglia e per gli altri. Mi diceva sempre che l’amore è la linea vincente. Con orgoglio raccogliamo la sua testimonianza di vita fatta per gli altri, ma senza mettersi in mostra, che cercheremo di portare avanti anche oggi che non c’è più”.
“Lo ricorderò sempre per la sua disponibilità nell’aiutare gli altri – dice la sorella Nuccia -, per il suo amore per il paese e la famiglia”.
Sono state tante le passioni di Bartolomeo Cornaglia. L’impegno per la sua amata Cervere, l’amore per la sua famiglia, ma anche la passione per la lettura e gli sport. Per anni ha giocato a pallapugno, praticato il ciclismo. “Era coraggioso e si buttava negli sport – dice la figlia -. Solo fino a poco tempo fa andava ancora in bicicletta e aveva già cinquant’anni quando ha iniziato a sciare. Una passione e un coraggio che ha trasmesso alla famiglia”.
Ma l’amore più grande era per sua moglie Gina, sempre al suo fianco, per la figlia Maria Francesca, il genero Marco, i quattro nipoti Benedetta, Carolina, Umberto, Giovanni, la sorella Nuccia con la quale ha condiviso la perdita, ancora in giovane età, del fratello Antonio.
I funerali saranno celebrati martedì 27 aprile, alle 15, nella chiesa parrocchiale di Cervere.
Alla famiglia le più affettuose condoglianze da la Fedeltà.