Non erano soltanto “voci di popolo”. Un’azienda di livello ha intenzione di metter su casa a Fossano. E ha cominciato a sondare la disponibilità di terreni agricoli tra via Villafalletto, via Ceresolia e la tangenziale. È la Caredio Group, impresa a conduzione familiare di trasporti e logistica, presente nell’Astigiano (a Montaldo Scarampi e a Montegrosso d’Asti), nel Torinese (a Trofarello) e nel Milanese (a Pieve Emanuele). Il nome è stato pronunciato venerdì sera in Consiglio comunale dal sindaco Dario Tallone, in risposta a un’interrogazione della minoranza di centro-sinistra.
“La Caredio Group srl - ha affermato il primo cittadino - ha manifestato un preliminare interesse a un’ipotesi di localizzazione nel nostro territorio. Il 3 marzo Maurizio Caredio, rappresentante legale, ha presentato un’istanza in cui chiede di instaurare un polo logistico di 55 mila mq in un’area complessiva di circa 120 mila mq”. L’Amministrazione è interessata ad “approfondire la richiesta” - ha aggiunto Tallone, pur precisando che la competenza in materia di pianificazione è del Consiglio comunale. “È stato anche fatto presente - ha proseguito - che per procedere nel merito e operare una corretta valutazione della fattibilità progettuale occorre l’identificazione puntuale delle aree interessate, anche per delineare l’iter procedurale da approntare e le opere infrastrutturali necessarie”.
Fatte le doverose premesse, l’approccio è decisamente possibilista. “La nostra è una città produttiva con una vocazione industriale, commerciale, artigianale e agricola - ha affermato il sindaco - che negli ultimi anni ha subito un forte depotenziamento dei posti di lavoro. Pertanto, l’ipotesi di una nuova realtà produttiva è sicuramente interessante e degna di essere seguita con molta attenzione”. Secondo il sindaco, le potenzialità occupazionali del nuovo inquilino sarebbero rilevanti: “Circa 300 posti di lavoro, oltre all’indotto che si creerebbe sul nostro territorio”. E questo vorrebbe dire tener fede all’impegno elettorale di “portare lavoro per rilanciare Fossano”, “come - ha ricordato - avevo dichiarato nell’intervista a «la Fedeltà» del 2019”. Nell’interrogazione, i consiglieri di minoranza hanno anche avanzato l’ipotesi (secondo “voce di popolo”) che il futuro polo logistico sia legato allo “stoccaggio di merci per conto del colosso della grande distribuzione Conad”. Ma di questo Tallone non ha fatto cenno.
Di certo, in attesa di sviluppi, registriamo un rinnovato interesse verso la pianura cuneese da parte di aziende che si occupano di logistica. È di questi giorni, infatti, la notizia del possibile, clamoroso approdo di Amazon, colosso dell’e-commerce, ai Ronchi di Cuneo, tramite la multinazionale Usa “Scannell Properties”, su un’area di 93 mila mq ceduta dal Miac dove, verosimilmente, troverebbe posto un centro di smistamento. E da tempo si discute di un nuovo mega polo logistico a Mondovì, nei pressi di Sant’Anna Avagnina. Fossano, con la sua centralità geografica, ha buone carte da giocare in questa partita, anche se avrebbe bisogno di una rete stradale più adeguata. Ma, a prescindere da questa debolezza (che si è fatta più acuta con la chiusura della tangenziale ai mezzi pesanti), ha già convinto un player importante come Lannutti a rilevare il sito Michelin.
E il fatto che ora (forse) tocchi a Caredio sembra sempre più definire l’identità - e il futuro - della città.
Ampio servizio su "la Fedeltà" di mercoledì 5 maggio