L’India travolta dalla pandemia; si raccolgono fondi anche a Fossano

india, la cremazioei morti per covid in piazza

Le immagini che arrivano dall’India continuano a raccontare una situazione fuori controllo: lunghe file di persone sdraiate per terra all’esterno degli ospedali che non riusciranno mai ad ottenere assistenza perché ormai da settimane, nelle strutture ospedaliere strapiene, mancano farmaci e ossigeno. Per diversi giorni consecutivi i nuovi casi di Covid si sono avvicinati ai 400 mila contagi al giorno; i morti sono oltre tre mila al giorno (3.700 nei giorni scorsi). “Numeri sottostimati – dicono gli esperti -. La pandemia colpisce in modo ancora più duro di quello che viene raccontato” -.
I forni crematori lavorano 24 ore su 24 e i cadaveri vengono bruciati nelle strade su pire improvvisate per le quali sta cominciando a scarseggiare la legna.

Il mondo si sta mobilitando in soccorso al continente asiatico, non solo per ragioni umanitarie ma anche per evitare che il contagio dilaghi negli altri continenti dove si sta cercando, con fatica, di contenerlo. Anche l’Italia sta facendo la sua parte. Domenica pomeriggio, dall'aeroporto di Torino Caselle, è partito il C-130 per fornire supporto al sistema sanitario dell'India.

Intanto prosegue la raccolta fondi avviata dall’associazione Insieme per l’India per contribuire all’acquisto di cibo e medicine per la diocesi di Gulbarga, una zona poverissima in cui opera il vescovo Robert Miranda, che nel 2019 venne in visita a Fossano e si incontrò con il nostro vescovo Piero Delbosco. “Ringraziamo tutti coloro che hanno già risposto al nostro appello – dice la presidente Marilena Lingua -; è stato commovente in questi giorni constatare la generosità delle persone”. Chi intende contribuire può fare una donazione sull’Iban IT 85 G 06170 46320 00000 1524227, causale: Donazione per emergenza Covid in India. Le offerte si possono detrarre nella denuncia dei redditi.

Il servizio completo su La Fedeltà di mercoledì 5 maggio 2021