Cinema e tv da casa – 16 tris

The Underground Railroad

Benché l’apertura delle sale sia formalmente possibile già da qualche giorno, com’era facilmente intuibile, e per altro più volte anticipato anche da questa rubrica, la possibilità normativa non ha “ipso facto” offerto la reale possibilità di una riapertura, mancando di fatto la materia prima, ovvero i film. Le prime riaperture delle sale in Piemonte - ed è così sostanzialmente in tutta Italia - sono concentrate nel capoluogo dove il bacino di utenza permette una certa massa critica di spettatori e a Torino sale come “Il Centrale“, “L’Ambrosio”, “Il Romano” o “Il Massimo” possono proiettare il poco disponibile, puntando su i freschi premi Oscar come “Nomadland” e qualche riedizione di grande qualità come “In the mood for love” di Wong Kar-wai in formato 4K.
Quindi ancora per qualche tempo dovremo fare affidamento esclusivamente sulle piattaforme e non appena le condizioni climatiche lo consentiranno, sul cinema all’aperto (e qui da cinefili appassionati siamo felici di poter contare sulla fantasia e grande organizzazione degli amici di “Cinedehors” Arianna Airaldi e Giacomo Cuppari che con le loro strutture portano il cinema davvero ovunque, dalle piazze dei centri storici ai luoghi periferici, dalle aree dismesse alle stazioni ferroviarie, dai drive in ai rifugi alpini - sì, anche lì! -). Vista la situazione proseguiamo dunque con la segnalazione delle migliori serie tv della stagione 2020-21. Sul podio questa settimana troviamo “The underground railroad” (disponibile in versione italiana su Prime Video dal prossimo 14 maggio) di Barry Jenkins, già premio Oscar nel 2017 con “Moonlight”. Tratta dall’omonimo premiatissimo romanzo di Colson Whitehead, la serie, composta da 10 episodi, vede al centro del racconto Cora, una giovane ragazza di colore schiava in una piantagione della Georgia che fugge in cerca della libertà. La fuga a perdifiato di Cora è resa ancor più complessa dalla caccia che le viene data da Ridgeway, un cacciatore di taglie deciso a riportare la ragazza alla piantagione da cui è fuggita. Ma dalla parte della ragazza c’è “la ferrovia sotterranea” del titolo, una rete clandestina di militanti antischiavisti che nell’800 aiutava i neri a fuggire dagli Stati del sud verso gli Stati liberi del nord.

Il Complotto Contro L'America
Di altro tono e genere ma anch’essa ispirata ad un grande romanzo ed alla storia americana è la miniserie “Il complotto contro l’America” (disponibile su Sky e Nowtv) di Minkie Spiro, con John Turturro e Wynona Ryder. Liberamente tratta dall’omonimo romanzo di Philip Roth, è una storia dai tratti ucronici che immagina cosa sarebbe potuto accadere negli Usa se Franklin D. Roosevelt non avesse vinto le elezioni negli Anni ’30 e al potere fossero andati gli epigoni di Hitler guidati dal populista e xenofobo Lindbergh. Da non perdere.