Villa piange Lorenzo Bersano, reduce dei campi di prigionia

Aveva 98 anni, nel 2011 gli fu conferita la medaglia d’onore

Bersano Lorenzo Villa

Ieri, lunedì 10 maggio, Villafalletto ha accompagnato nel suo ultimo viaggio l’alpino Lorenzo Bersano, 98 anni, uno degli ultimi a raccontare le sofferenze dei campi di prigionia nazisti. Nel 2011 gli fu conferita la medaglia d’onore.
Nel 1942 a soli 19 anni fu inviato sul fronte russo, quando ormai era iniziata la fase di ritirata. La seconda missione fu sul fronte greco, dove dopo l’8 settembre del 1943, con la firma dell’armistizio, Bersano fu fatto prigioniero dai tedeschi. Il calvario iniziò nel campo di lavoro di Dortmund dove Lorenzo e i suoi compagni vissero sotto la soglia della sopravvivenza, sfamati solo con una ciotola di brodaglia in cui navigava una manciata di patate. Qui i più deboli furono stroncati dalla fame e dalle malattie. Dopo tre mesi, fu trasferito al campo di Harvest Dosten e impiegato in qualità di arrotino in una fabbrica di munizioni. Ma le condizioni non erano migliori. Ogni giorno doveva combattere contro la fame, il freddo, le botte inflitte alla minima trasgressione.
Al momento della liberazione Lorenzo pesava 36 chili: uno scheletro tenuto insieme dalla pelle.
Sposato con Maria Mondino, deceduta alcuni anni fa, ha dedicato la sua vita alla famiglia e all’azienda agricola.
Lascia le figlie Ines e Maria Teresa (l’altro figlio, Giuseppe, è già deceduto) e numerosi nipoti e pronipoti.