…ed io avrò cura di te

Franco Battiato Foto ANSA SIR
Foto ANSA/SIR

Non abbiamo bisogno soltanto di un vaccino, di un antidoto, di una fialetta che risolva il problema. Nel Covid come nella vita. Abbiamo bisogno di una cura, abbiamo bisogno di chi si prenda cura di noi e noi stessi dobbiamo imparare ogni giorno a prenderci cura di chi abbiamo accanto. Lo ha scritto e cantato in modo ineguagliabile il grande Franco Battiato (la notizia della sua morte arriva mentre ci apprestiamo a chiudere questa edizione del giornale). Solo chi, come lui, ha la capacità di unire la cultura “alta” con il pop, riesce ad arrivare a tutti, a tutti i livelli e raccontare la vita, l’amore, le persone, la bellezza e le brutture in modo così accessibile. “La cura” è uno degli esempi più belli. Quante volte sentendo le parole “Ti salverò da ogni malinconia. Perché sei un essere speciale, ed io avrò cura di te” abbiamo pensato le avesse scritte pensando proprio a noi, in quel momento, in quella storia, in quel momento felice o di difficoltà. La musica ha questa capacità di andare a toccare direttamente il cuore. Battiato ne è stato un grande maestro. Stiamo uscendo - speriamo - da un periodo difficile in cui non solo abbiamo sperato in un “antidoto” ma abbiamo toccato con mano quanto la nostra vita sia fragile e abbia bisogno di cura sempre. E magari di Qualcuno che si prenda cura di noi. In tanti in questi giorni riascolteranno questa canzone. Sarebbe bello se ognuno di noi provasse poi a “dedicarla” a qualcuno, nei fatti, nelle attenzioni. Con la propria vita.