Scoperto traffico di auto rubate e destinate all’Italia

Operazione della Polizia stradale - I veicoli "passavano" attraverso la Germania - Arresti nel Braidese, due imputati considerati vicini alla 'Ndrangheta

Maxi-sequestro a Magliano Alpi
Foto di archivio (Immagine di Loris Salussolia)

Auto di lusso – Bmw e Mercedes – rubate in Europa, poi immatricolate in Germania e radiate dallo stesso Paese, infine importate ed immatricolate in Italia. Il tutto sfruttando “carte di circolazione italiane rubate «in bianco» e falsamente compilate con i dati identificativi delle auto di illecita provenienza”.

E’ il “traffico illecito di documenti di circolazione ed autovetture di alta gamma” che la sottosezione della Polizia stradale di Bra, con i colleghi di Torino, ha portato alla luce. Il gip del Tribunale di Asti ha disposto la custodia cautelare in carcere per nove persone e i “domiciliari” per altre due; fra gli imputati, un 64enne e un 66enne residenti in provincia di Cuneo sono considerati vicini alla ‘ndrangheta.

Il “cuore” dell’indagine, avviata nel maggio dello scorso anno e coordinata dalla Procura di Asti, è nel Braidese; i provvedimenti disposti dal giudice ed eseguiti lo scorso 30 marzo hanno però riguardato anche persone residenti a Torino e Brindisi. Il procedimento penale è stato trasmesso alla Procura di Torino, “per la posizione di taluni degli indagati”. Oltre a far emergere responsabilità “in ordine al riciclaggio e ricettazione dei veicoli di illecita provenienza in una dimensione transnazionale”, gli inquirenti hanno scoperto accessi abusivi ai sistemi informatici di una banca con cui gli accusati hanno tentato di sottrarre denaro da dirottare su conti esteri: l'operazione non è riuscita per l'intervento dei sistemi di sicurezza della banca stessa.