Frane di via San Michele e di Boschetti, due interventi sulla rampa di lancio

Il progetto è in attesa del nulla osta della Regione. Si conta di partire entro fine anno

Frana San Michele strada Boschetti

Ha ottenuto il parere favorevole della Soprintendenza ai Beni paesaggistici e ora attende il nulla osta idraulico della Regione il progetto definitivo di sistemazione idrogeologica che interesserà le due frane da tempo fonte di preoccupazione per i residenti di via San Michele e di Boschetti. La prima è quella, ben nota ai fossanesi, che si è “mangiata” un bel pezzo di scarpata all’inizio della strada vicinale di Boschetti, che da via San Michele, nei pressi della cappella omonima, raggiunge la valle di Stura; la seconda, conosciuta essenzialmente dagli abitanti della frazione, ma non meno grave, ha invece eroso i terreni lungo il rio San Giacomo che costeggiano la strada comunale di Boschetti nel tratto a valle, proprio nel curvone che conduce all’azienda agricola Brero. Di essa ci aveva parlato a settembre 2020 il capocantone Pietro Audisio, ricordando la sua prima segnalazione “sei anni fa” e aggiungendo che adesso “non c’è più tempo da perdere”.

I due interventi sono stati finanziati lo scorso anno dall’Amministrazione Tallone con uno stanziamento complessivo di 370 mila euro. L’ultimo parere della Regione, già sollecitato, dovrebbe arrivare a breve, dopodiché si potrà passare al progetto esecutivo e di lì all’appalto delle opere che l’Amministrazione presume di far partire entro l’anno. Il tratto di strada vicinale interessato dai lavori ha una lunghezza di una settantina di metri, dalla chiesetta di San Michele alla “casa rosa” che si affaccia sul dirupo. L’intervento consisterà nel consolidamento del ciglio della scarpata, tramite una paratia di micropali conficcati nel terreno e la pavimentazione in contropendenza del cordolo. Sul lato strada sotto la cappella verrà invece realizzata una cunetta per la raccolta delle acque. Sulla strada comunale di Boschetti si interverrà invece nell’alveo del rio San Giacomo, che verrà ripulito dalla vegetazione e dagli inerti (il resto di una struttura in cemento armato, probabilmente un vecchio ponte) che deviano il deflusso delle acque. Successivamente si procederà alla costruzione di una scogliera lunga circa 50 metri per impedire l’ulteriore erosione della sponda. Anche qui, inoltre, si eseguirà una paratia in micropali di consolidamento e messa in sicurezza della scarpata instabile. Infine, si realizzeranno i lavori di sistemazione della sede viaria e della banchina stradale.

“Se si fosse intervenuti prima - commenta il sindaco Dario Tallone facendo riferimento all’ammontare della spesa, piuttosto consistente - non sarebbe stato necessario un investimento di questa portata. Ma ora contiamo di risolvere il doppio problema con un intervento risolutivo”.

Su "la Fedeltà" di mercoledì 19 maggio