Maria Lucia Dogliani, quattro anni nella Juve

Colonna dell’Under 15, ha esordito nelle scorse settimane con l’Under 17 vincendo il derby con il Toro

Dogliani Maria Lucia Azioni Gioco

Coltivare un sogno, restando però “agganciata” alla realtà di tutti i giorni, senza montarsi la testa. È questo, in sintesi, l’imperativo che accompagna la quotidianità della fossanese Maria Lucia Dogliani, quindici anni da compiere tra pochi giorni, che da quattro stagioni vive le sue giornate con addosso la maglia della Juventus Women, squadra per cui gioca nella selezione Under 15. Abbiamo incontrato Maria Lucia per farci raccontare come si conciliano vita da atleta e da studentessa, all’interno di una delle società più all’avanguardia nel palcoscenico calcistico “in rosa” d’Italia.

Dogliani Maria Lucia Squadra
Maria Lucia con la squadra della Juventus

Maria Lucia, partiamo dall’inizio: com’è nata la passione per il calcio?
È nata quasi per caso, quando ho iniziato a giocare a calcio a Bra, in quinta elementare. Ai tempi, affiancavo al calcio l’hockey su prato, che praticavo al Lorenzoni Bra, un’eccellenza in quella disciplina. Dopo sei mesi con la maglia giallorossa, ho fatto un doppio provino con Juventus Women e Torino Femminile. Li ho passati entrambi, ma alla fine ho scelto il bianconero…
Perché la Juventus?
Diciamo che al tempo simpatizzavo di più per il Torino, ma alla fine ho scelto in base a cosa mi veniva offerto (ride, ndr). Non essendo io di Torino, avevo bisogno di una società che mi aiutasse negli spostamenti e la Juventus ci mise da subito a disposizione una navetta. Questo aspetto, oltre alla grande organizzazione, mi ha spinto a optare per la “Vecchia signora”.
A proposito di organizzazione, come si lavora in casa Juventus?
Alla grande sotto tutti i punti di vista. Il livello sportivo è importante, infatti ce la giochiamo sempre con le migliori in Italia, ma è soprattutto sotto il profilo gestionale che la Juventus fa la differenza: siamo seguite con attenzione, abbiamo degli psicologi che ci accompagnano nella nostra crescita e anche a livello tecnico il team di allenatori è preparatissimo.
Immaginiamo che, in compenso, le “richieste” siano importanti…
Sicuramente, serve grande impegno. Noi ci alleniamo quattro giorni a settimana, ma non possiamo trascurare la scuola. Io frequento il Liceo Scientifico a Bra e la società ha sempre sottolineato come quella sia una priorità. Non a caso, spesso valutano la nostra crescita anche in base ai nostri voti in pagella. In particolare, un occhio di riguardo è sempre per quello di condotta.
Ci racconti la tua giornata tipo?
La mattinata è da studentessa: vado a scuola, frequento le lezioni ed esco attorno alle 13,10. Da quel momento, ho circa un’ora e mezza per pranzare, preparare il borsone e spostarmi alla stazione di Bra, dove prendo il treno con altre compagne. Alle 15,15 arriviamo alla stazione di Torino Lingotto, dove c’è già una navetta che ci attende e ci smista poi nei diversi campi di allenamento. Siamo al lavoro dalle 16 circa, poi doccia, nuovamente navetta, treno e ritorno. Se tutti i passaggi combaciano, senza ritardi o treni persi per un soffio, per le 19,30 sono a casa (ride, ndr).
Di recente, questi sforzi sono stati ripagati. Hai, infatti, esordito in Under 17, con le ragazze più grandi. Che emozione è stata?
Sicuramente è stato bello, ma non mi monto la testa. Molte giocatrici della squadra superiore erano state chiamate in Primavera e quindi, a scalare, io e altre Under 15 siamo state aggregate al gruppo superiore. Di certo, è stato utile per misurarsi con un campionato più difficile.
Hai un idolo o un punto di riferimento?
Al maschile dico Messi, perché calcisticamente un po’ mi rivedo in lui, anche se con le dovute proporzioni. Mi piacciono, poi, Neymar e Modric. Al femminile, invece, stimo molto Valentina Cernoia, centrocampista della Juventus.
Nel tuo futuro, ti vedi a seguire i suoi passi, come calciatrice professionista?
Al momento non ci penso. Credo che per noi ragazze sia importante capire che il futuro si costruirà da sé: abbiamo un contratto annuale e di anno in anno tutto potrebbe cambiare. Quel che conta è impegnarsi sempre, vivere il presente con passione e poi si vedrà.
c.c.

Il servizio su La Fedeltà di mercoledì 19 maggio 2021

Dogliani Maria Lucia
Con la maglia bianconera sul campo Angelo Pochissimo