Tragedia sul Mottarone, cade cabina della funivia

L'incidente vicino al lago Maggiore: quattordici morti, sopravvissuto solo un bambino ricoverato all'ospedale Regina Margherita di Torino

Tragedia sul monte Mottarone, vicino a Stresa nel Verbano. La scorsa domenica, dalla funivia che raggiunge la cima è precipitata una cabina. Quattordici persone, fra le quali ci sono dei bambini, hanno perso la vita; un altro bambino è ricoverato all’ospedale Regina Margherita di Torino.

La caduta della cabina è dovuta al cedimento della fune trainante; l’incidente è avvenuto vicino alla stazione di arrivo sulla cima del Mottarone, in uno dei tratti in cui la funivia raggiunge la maggiore altezza dal suolo. Secondo le testimonianze, la cabina è scivolata all’indietro, ha colpito il pilone della funivia che aveva superato per ultimo, è precipitata al suolo, è rotolata lungo l’erta e infine ha urtato degli alberi. Il terribile “volo” si è così concluso in una zona impervia, dove i soccorritori sono giunti a fatica: un mezzo dei vigili del fuoco si è ribaltato durante la salita, fortunatamente senza conseguenze per gli occupanti. Il recupero delle vittime e dell’unico sopravvissuto è poi avvenuto con il timore che, a causa della pendenza del terreno, la cabina cominciasse nuovamente a rotolare verso il basso.

A bordo c’erano quindici persone, delle quali si è salvato soltanto un bambino di 5 anni: sono state distrutte cinque famiglie, una di origine israeliana. I corpi di alcuni delle vittime sono stati scaraventati fuori dalla cabina mentre questa precipitava verso valle; gli altri sono stati recuperati dai soccorritori fra le lamiere.

La funivia Stresa-Alpino-Mottarone, che porta a un punto panoramico sul lago Maggiore molto frequentato dai turisti, ha subito di recente accurati controlli. Ora si indaga sul corretto funzionamento del sistema di sicurezza, che dopo la rottura del cavo sarebbe dovuto intervenire per evitare che la cabina precipitasse: in particolare, la procura di Verbania ha aperto un’inchiesta ipotizzando i reati di omicidio colposo plurimo e disastro colposo, mentre il ministero delle Infrastrutture ha istituito una commissione d’inchiesta.

La struttura - costruita negli anni Settanta e la cui proprietà stava passando dalla Regione al Comune di Stresa - si snoda in due sezioni ed è percorsa da due sole cabine con capienza massima di 40 persone. Numerosissimi i messaggi di cordoglio che giungono per una tragedia accaduta in un giorno che doveva essere di svago per le vittime: “Siamo sconvolti - è intervenuto il governatore del Piemonte Alberto Cirio -. Ci stringiamo forte alle famiglie delle vittime”.