15 mesi di Covid: parlano gli anziani del Craveri

Testimonianze sulla clausura da Covid di ospiti del Craveri, familiari e operatori raccolti in un documento dalle due educatrici. Titolo: "Siamo sempre stati qui"

Craveri testimonianze Covid

Il virus che aveva risparmiato la struttura nel corso della prima ondata è entrato al Craveri a novembre-dicembre del 2020. Per la Casa di riposo fossanese è stato il periodo più buio. Gli ospiti, già ristretti e impossibilitati a ricevere visite, sono infatti stati ulteriormente limitati nella loro libertà, rinchiusi in una camera che diventava di isolamento in caso di Covid. Con gli inizi del nuovo anno, non appena la situazione è un po’ migliorata, le due educatrici Silvia Chiera e Giuseppina Romagnolo hanno ideato un progetto-raccolta di testimonianze preparando un questionario (in forma anonima) che hanno rivolto agli anziani ospiti, e poi esteso anche a familiari e operatori, per “interrogarli” su pensieri e sensazioni legati alla stagione che stavano vivendo. L’adesione è stata sorprendente (rispondere non era obbligatorio): 35 ospiti hanno compilato il questionario (alcuni, non autosufficienti, sono stati aiutati a scrivere le risposte), altrettanti gli operatori e i familiari. “Noi ci credevamo - racconta Silvia -. Avevamo capito l’esigenza di buttare fuori i propri vissuti, ma sapevamo che metterli su carta non è facile e ci aspettavamo un riscontro molto inferiore. È stato «bello» dirci che avevamo sbagliato previsione”. Il risultato è una fotografia della pandemia vista dall’interno di una Casa di riposo, dai suoi “abitanti”, che le due educatrici hanno trascritto in un documento dal titolo “Siamo sempre stati qui”, oggi pubblicato sul sito internet della struttura (www.casacraveri.it) e che un domani - chissà - potrebbe anche diventare un libro.

Articolo completo su "la Fedeltà" di mercoledì 26 maggio