Al Bioparco Ravera tra gru della Manciuria, colombe esotiche e marsupiali

Una passione di famiglia ora gestita da Davide, amante dell'ornitologia

Arrivano dalla Malesia, dalla Patagonia, da Cuba. Andranno in Giappone, in Qatar, in tutta Europa. E alcuni di loro sono così pochi al mondo che davvero avere una “casa” a Fossano per loro può significare evitare l’estinzione.
Siamo stati in visita al Bioparco Ravera parco faunistico privato di Fossano, nato per la salvaguardia, lo studio e la riproduzione di diverse specie. Una passione di famiglia. “Aveva iniziato nonno con i cavalli, poi papà ha destinato questo spazio ad animali decisamente più insoliti per le nostre campagne, come canguri e antilopi”. A spiegarcelo è Davide Ravera, la “terza generazione” a gestire il Bioparco con una passione sfrenata per l’ornitologia. E infatti ora al Bioparco ci sono centinaia di volatili, ma anche roditori e marsupiali che attirano la curiosità di tutti i passanti.


Ci sono i canguri, i wallaby (canguri di montagna), i Marà della Patagonia, mammiferi roditori tra i più grandi al mondo che vivono nelle praterie di Patagonia, Argentina e Terra del Fuoco. Ci sono i nuovi arrivati Marà del Chaco, animali endemici del Gran Chaco, territorio caratterizzato da boscaglie semi secche che si estende tra Argentina, Paraguay e Bolivia. Ma soprattutto ci sono “94 specie diverse di colombe e tortore e poi circa 40 specie diverse tra fagiani, quaglie, ibis e pernici”, racconta Davide Ravera mentre si muove tra una voliera e l’altra, suddivise per “habitat” e ambientazione ricreata appositamente per garantire il maggior benessere possibile agli animali.

“Quasi tutte queste specie sono a rischio estinzione. Ad esempio i Fagiani Speronieri della Malesia: in quel Paese è in corso un’importante opera di disboscamento e successiva piantumazione di piante di Teak, e molti dei volatili non si adattano a questo nuovo habitat”. È sempre colpa dell’uomo, quindi? “Ni. Qui al Bioparco c’è anche la Colomba di Cuba, specie endemica che prima era molto diffusa in tutta l’isola. Ma da qualche anno a Cuba ci hanno portato i gatti, che prima non c’erano: ora la colomba c’è in solo due parchi”.


Il Bioparco è un mondo. Un mondo che fa parte di una rete molto estesa, che condivide progetti di salvaguardia con gli zoo di tutto il mondo e con i privati che, come i Ravera, hanno la passione per queste specie che devono essere tutelate. A casa, proprio dentro casa, in questi giorni ci sono due Gru della Manciuria che hanno pochi giorni e un Marà del Chaco di una settimana. “Quando ci sono delle difficoltà in ‘natura’ ci pensiamo noi. Tra pesciolini, mangime espanso e biberon di cibo aiutiamo i cuccioli a crescere. È una bella esperienza davvero”. Uno dei problemi da superare in “cattività” è proprio la riproduzione che non sempre va a buon fine, ma qui al Bioparco di nascite e crescite ne sono già state festeggiate tante. Ora una Gru sta covando il suo uovo e tanti piccoli di volatili sono al caldo sotto una lampada rossa, in attesa di poter entrare nelle voliere di ambientamento e poi in quelle dedicate alla loro specie.
“Abbiamo tanti progetti in corso, tante idee e una bella quantità di lavoro da fare, ma questa passione - che per noi è un dopo lavoro - ci permette di condividere progetti con il resto del mondo e anche aiutare tanti animali. Ci rende felici”.