Dopo 25 anni di attività, il Circolo del Baligio dà disdetta al Comune

Il Circolo Libertas del Baligio, attivo da 25 anni, sta per chiudere la sua attività. Oltre due mesi fa, con un anno di anticipo rispetto alla scadenza, il presidente Stefano Racca ha presentato richiesta di rescissione del contratto all’Amministrazione comunale. Motivo? Costi troppo elevati rispetto ai ricavi, inesistenti nell’ultimo periodo causa covid, ma comunque troppo bassi anche in precedenza per reggere i costi fissi. Uno di questi, il principale, è proprio il canone di concessione dovuto al Comune.

“Prima di arrivare a questa decisione – spiega il presidente del Circolo,– ci siamo incontrati ripetutamente con gli amministratori comunali chiedendo di rivedere il canone di concessione. A conti fatti l’onere stabilito cinque anni fa è troppo elevato; non riusciamo a starci dentro”.

Ornella Ghigo Olivero, figura storica del Circolo, che da 25 anni gestisce il servizio bar e la cucina, aggiunge: “I primi anni, quando si lavorava nei locali della vecchia scuola, non c’erano problemi: si lavorava molto. Erano gli anni in cui borgo Romanisio organizzava il carro di carnevale e i giovani facevano base qui, al Circolo; io cucinavo per tutti. L’ho sempre fatto volentieri, perché ero contenta che in frazione ci fosse un po’ di vita. Pian piano però tutto questo è venuto a mancare. Adesso non ci sono attività che portino vita in frazione; per anni si è parlato di realizzare un campo da calcio a 7: il terreno è stato acquistato ma il campo non si fa. Così come l’area giochi per bambini che chiediamo da tempo”.

 

La richiesta degli arretrati per l’energia elettrica

La goccia che ha fatto traboccare il vaso è stata la richiesta, da parte del Comune, di 10.600 euro di arretrati per le spese di energia elettrica.

“Il fatto è che quelle bollette non ci sono mai arrivate – si infervora Ornella Ghigo -; io ho sempre pagato tutte le bollette che mensilmente arrivavano: canone d’affitto, canone Rai, gas… Ma non potevo pagare bollette che non avevo”.

A spiegare l’inghippo è il presidente, Franco Racca.

Nel 2016, quando si realizzò il nuovo Circolo ricreativo, Il Comune prese in carico il contratto dell’energia elettrica. Da quel momento noi non abbiamo ricevuto alcun addebito. Gli Uffici comunali si sono resi conto dell’errore quando, ricevuta la nostra disdetta del contratto, mi hanno chiesto copia delle bollette di luce, gas e acqua per fare la voltura al Comune. Io ho spiegato che avrei portato soltanto le bollette di gas e acqua, essendo quelle della luce già a carico del Comune. A questo punto i funzionari si sono resi conto di non aver mai addebitato al Circolo il costo dell’energia elettrica e ci hanno inviato la richiesta di arretrati chiedendocene il pagamento entro dieci giorni. Questo ci sembra poco corretto; l’errore è del Comune. Quindi abbiamo proposto una transazione: in questi anni noi abbiamo sostenuto delle spese che devono esserci riconosciute. Possiamo venirci incontro. Ci sediamo intorno a un tavolo e cerchiamo di risolvere i problemi”.

Il vice-sindaco Giacomo Pellegrino con delega alle Frazioni sostiene che l’Amministrazione non può accettare le richieste del Circolo del Baligio e annuncia che il Comune preparerà un nuovo bando e cercherà un nuove gestore.

"Il presidente del Circolo ci ha inviato una proposta di transazione che però parte da una valutazione eccessiva degli arredi presenti nel locale. Faremo un inventario sulla base delle fatture di acquisto, poi si vedrà".

Lorena Monasterolo, capocantone è fiduciosa nella possibilità che un nuovo bando possa risolvere l’impasse. La struttura è molto bella e accogliente; non credo sia difficile trovare qualcuno. Una buona gestione può portare vivacità in frazione, può fare da traino anche per altre iniziative. Il circolo è un punto di riferimento importante; si tratta di trovare la persona giusta”.