“Pedaggi autostradali da ridurre”

L'Antitrust dà ragione all'Uncem, che chiede interventi che compensino i disservizi per i viaggiatori

L'autostrada Torino-Savona a Fossano

Antitrust ha dato ragione all’Unione nazionale Comuni Comunità Enti montani (Uncem): Autostrade per l’Italia (Aspi) deve ridurre i pedaggi e se non lo fa, rischia di subire sanzioni. Contro il Gruppo è già stato avviato un procedimento di inottemperanza, in quanto “la società concessionaria a marzo ha ricevuto una sanzione di 5 milioni e non ha ancora ridotto il costo del pedaggio nelle tratte con notevoli problemi di viabilità”, ovvero sulla A16 Napoli/Canosa, sulla A14 Bologna/Taranto, sulla A26 Genova Voltri-Gravellona Toce e, per le parti di sua competenza, sulla A7 Milano-Serravalle-Genova, sulla A10 Genova-Savona-Ventimiglia e sulla A12 Genova-Rosignano. La notizia viene accolta con soddisfazione anche in Piemonte, dove da tempo si segnalano disagi su alcuni tratti autostradali; code e cantieri sono un problema che si riscontra spesso sulla stessa Torino-Savona, che attraversa il territorio fossanese. In una nota sempre dell’Uncem, alla voce di Marco Bussone che ne è presidente nazionale, si aggiunge quella di Roberto Colombero, rappresentante dell’Unione per il Piemonte: “Autostrade dice di aver ridotto i pedaggi, ma non si vede e non tira fuori i numeri; dice di prevedere lavori importanti sulla rete, ma non li concerta con noi e con i sindaci. Ora Antitrust segnala che dopo la sanzione i pedaggi non sono stati ridotti; e così per A7, A10 e A6 in queste ultime settimane, pieni di lavori e di disagi. Antitrust dà ragione a Uncem. Ma adesso si attivino il ministro Giovannini e il Governo, dando il via a una riforma delle concessioni senza ideologie e senza sguardo al passato”. Per quanto riguarda il Piemonte, secondo Bussone e Colombero, “il concessionario fino a fine agosto dovrebbe eliminare il pedaggio nei tratti del sud Piemonte e della Liguria pieni di lavori che andavano fatti prima”; fra questi c'è la A6.