Vaccino e minori, diffida al Governo

La Rete nazionale Scuola in presenza contesta gli obblighi per gli studenti introdotti col Green pass

Roma, 29 aprile 2020. Una scuola paritaria gestita da religiosi al tempo del Covid-19 Corona Virus ( Coronavirus ) senza la presenza dei bambini - alunni
(foto SIR)

"Con la presente si diffida formalmente il Governo, nella persona del presidente del Consiglio dei ministri, e ci si appella al presidente della Repubblica, affinché non sia dato il via libera a tale provvedimento riguardo ai minori. Alla luce delle evidenze scientifiche - di non suscettibilità dei minori al rischio di Covid-19 grave - ormai chiare a tutti in tutto il mondo, imporre ai minori, in spregio alle indicazioni fornite dalle autorità sanitarie internazionali, il green pass, e dunque la vaccinazione, per consentire di svolgere tutta una serie di attività relazionali, formative ed educative costituirebbe un grave danno verso gli stessi. Tale iniziativa rappresenterebbe un unicum in Europa, omologando in maniera non ragionevole e non proporzionata la posizione dei sanitari a quella degli studenti e degli insegnanti, quando è noto che i due ambienti rappresentano rischi di contagio completamente diversi".

È la presa di posizione della Rete nazionale “Scuola in presenza”, di cui fa parte il comitato Scuole aperte di Cuneo. La protesta di Scuola in presenza riguarda il "Green pass" o meglio "il decreto che di fatto impone l’obbligo di vaccino (o in via residuale, di continui tamponi entro le 48 ore) a tutti indistintamente, senza prevedere alcuna esenzione per gli under 18, equiparati agli adulti nonostante non vi sia alcuna evidenza scientifica che li qualifichi suscettibili al rischio di Covid-19 grave". Le limitazioni che scattano per quanti non hanno il green pass riguardano infatti i cittadini al di sopra dei 12 anni.

“Stiamo vivendo tempi bui per la democrazia e in generale per la società – commentano dal comitato Scuole aperte di Cuneo -. I nostri figli purtroppo pagheranno le conseguenze di questo clima sociale. Prepariamoci ad un altro anno impegnativo".

La Rete nazionale Scuola in presenza si era già rivolta al Comitato tecnico scientificoQui il testo completo della diffida.