Dopo la serata omaggio a Cesare Pavese e alla sua tanto amata America, con la Fondazione Fossano Musica si è tornati oltre oceano e lo si è fatto, giovedì 29 luglio nel cortile dell’ex Vescovado, nell’ambito dei campus estivi organizzati dalla scuola, con la poetessa Emily Dickinson e lo psicoterapeuta Michael Newton portati in scena da due formazioni musicali di prestigio: quella jazz di Sonia Schiavone (docente alla FFM nelle masterclass di canto jazz e dal 2019 anche nel campus estivo dedicato al genere) accompagnata da Fabio Gorlier al pianoforte e da Stefano Profeta al contrabbasso, con la speciale partecipazione di Gianni Virone al sax e quella acustico/elettronica di Sergio Chiricosta (trombonista jazz e direttore della Filarmonica Jazz Band) affiancato da Alessio Catozzi, in arte Human Being, produttore e suonatore di piano, insieme per un originale progetto che ha visto la luce grazie alla sensibilità musicale degli interpreti.
Due momenti e due generi, jazz e acustico/elettronico, solo apparentemente diversi perché a fare da denominatore comune è l’animo umano, le sensazioni e gli stati emotivi che la musica, qualunque essa sia, bene sa rappresentare.
“La scrittura di Dickinson - introduce Sonia Schiavone - conserva il ritmo dell’oralità, eludendo la punteggiatura; è come uscisse dalla pagina con la naturalezza e la velocità di un’intuizione. Con le sue metafore spiazza il lettore/ascoltatore portandolo altrove e mostrandoti la profondità dello spirito. Emily scelse di lavorare sulla metrica in modo originale, preferendo quella degli inni protestanti a quella della poesia colta del suo tempo”.
E proprio traendo ispirazione dai celebri componimenti di Dickinson, Sonia Schiavone ha scritto alcune delle musiche portate in scena dalla sua band e da lei interpretate, testi che fanno parte del suo nuovo lavoro “Come - Eden” e base del prossimo album.
Un invito quanto mai benefico e attuale quello di Dickinson, che ha vissuto un lockdown ante litteram osservando il mondo dalla finestra della sua camera, ad “apprezzare le piccole cose guardandole con luce diversa a seconda dei momenti, la delicatezza e la magia della natura accompagnati dalla scrittura che sa tenere lontane le tenebre”.
E così il duo Chiricosta e Catozzi si rifà alle esperienze dell’ipnoterapeuta californiano Michael Newton con il progetto “Life between lives”: nei loro brani, che compongono il cd “The Soul’s Trip”, si avverte una ricerca timbrica equilibrata, un mondo sonoro costituito da momenti di grande atmosfera e situazioni ritmiche intense, in cui il trombone si amalgama alla perfezione ai suoni acustici.
Dove c’è musica, c’è poesia e dove c’è poesia c’è l’uomo.