L’addio a Raffaele Sasso, giornalista e scrittore

Aveva 74 anni, innamorato della Granda che ha raccontato con garbo e serietà

Lutto nel giornalismo cuneese e piemontese per la morte di Raffaele Sasso, un “maestro” della carta stampata. Aveva 74 anni e nonostante fosse malato da qualche tempo non ha mai perso il suo sorriso, la sua grinta e l’inesauribile voglia di scrivere, raccontare, iniziare nuovi progetti, collaborare con il mondo del volontariato.

Originario della provincia di Salerno era arrivato a Ceva da bambino, e tra Ceva e Mondovì si è sviluppata la sua vita, anche professionale.

Pubblicista dal 1972 e professionista dal 1979 ha collaborato con testate come La Stampa, Repubblica, Gazzetta del Popolo, con l’Ansa. E con settimanali locali come Provincia Granda e L’Unione Monregalese.

Con lui se ne va un giornalista della vecchia scuola che ha saputo rinnovarsi sempre ed essere sempre al passo con i tempi. Per raccontare i tempi che cambiano. Con serietà, professionalità e garbo. Un esempio per tutti coloro che fanno questo lavoro.

La redazione de La Fedeltà si unisce al lutto della famiglia e di quanti piangono la perdita di Raffaele.