“Me contro te – Il mistero della scuola incantata” – “Free guy – Eroe per gioco”

Me contro te- Il mistero della scuola incantata

ME CONTRO TE - IL MISTERO DELLA SCUOLA INCANTATA
di Gianluca Leuzzi; con Sofia Scalia, Luigi Calagna.
Sull’onda del successo della prima pellicola di Luì e Sofì (“Me contro te. La vendetta del signor S.”) che, uscita nel gennaio 2020, ha incassato al botteghino oltre 10 milioni di euro, torna sul grande schermo in più di 300 copie una nuova avventura della coppia di youtuber più amata dai pre-adolescenti. Star del web con un canale Youtube che conta 6 milioni di iscritti, Sofia Scalia e Luigi Calagna (compagni sul set e nella vita) cavalcano la notorietà costruita attraverso la Rete per consolidare la loro fama anche al cinema. Presentato ad un pubblico di ragazzini osannanti al GiffoniFilmFestival 2021 e in sala dal 18 agosto “Me contro te- Il mistero della scuola incantata” è un’ingenua commedia dai toni fantasy che si rivolge al suo target di ragazzini pre-adolescenti in cerca di svago spensierato.
Invitati alla festa di inaugurazione di una nuova, bellissima scuola Luì e Sofì trovano ad attenderli anche il loro amico Pongo intenzionato a festeggiare insieme a loro. Ma ecco irrompere alla festa il malefico signor S. che dopo aver rubato un oggetto speciale lancia un terribile incantesimo proprio contro Pongo, maleficio che soltanto Luì e Sofì potranno spezzare non prima di aver recuperato un tesoro nascosto nel mondo fatato e aver superato mille difficili prove (e scoperto delle cose relative al loro passato…). Fiaba escapista che più semplice non si può, il film è una magica avventura per bimbi e famiglie al seguito, banaluccia certo, ma preferibile ai tanti orrifici film di mostri e mostriciattoli solitamente indirizzati al pubblico pre-adolescenziale.

 

Free guy - eroe per gioco

FREE GUY - EROE PER GIOCO
di Shawn Levy; con Ryan Reynolds, Jodie Comer, Lil Rel Howery, Utkarsh Ambudkar, Taika Waititi, Joe Keery.
Guy è un trentenne che vive a Free City, lavora in banca e sembra un uomo all’apparenza felice. Tutte le mattine si sveglia, fa colazione, indossa la sua camicia azzurra e, salutato il pesciolino rosso, si avvia al lavoro convinto di abitare nel migliore dei mondi possibili. Peccato però che Free City non sia esattamente questo e che Guy (uno strepitoso Ryan Reynolds, assolutamente in parte) non sia altro che un Png, un personaggio non giocante, una figura secondaria di un videogioco dove la realtà (virtuale) è divisa fra due gruppi di individui: quelli con gli occhiali cui tutto è concesso e che picchiano, uccidono, derubano spadroneggiando in lungo e in largo, e quelli come Guy, inermi e succubi dell’arbitrio altrui, che subiscono passivamente.
Un mondo brutale e crudele dove la violenza gratuita e la sopraffazione sono all’ordine del giorno (e della notte). Ma nelle originarie intenzioni dei programmatori il videogioco non doveva assolutamente essere strutturato così, è stato il cinico miliardario Antoine (Taika Waititi) a rubare i codici e a mutare la natura del game. Il momento di svolta avviene quando con l’aiuto della programmatrice Molotov girl (Jodie Comer), Guy ruba un paio di occhiali e decide di cambiare il suo destino, uscendo dal ruolo di PNG e scegliendo di giocare la sua partita.
Un po’ commedia, un po’ action movie, a cavallo tra il “The Truman show” di Peter Weir e il troppo presto dimenticato “Nirvana” di Gabriele Salvatores, il film di Shawn Levy è molto meno leggero e spensierato di quanto si possa pensare in un primo momento, e le avventure ipertecnologiche di Guy, versione moderna del Candido di Voltaire, se da un lato divertono e conquistano lo spettatore, dall’altro lato offrono allo stesso più di un’occasione per riflettere sui valori, e disvalori, che caratterizzano e definiscono la nostra società contemporanea, dall’invadenza dei media nella vita quotidiana alla brutalità di un capitalismo selvaggio che fa del profitto e dello sfruttamento dell’uomo sull’uomo la sua unica regola d’azione. Un film per certi versi bizzarro ma interessante, che mescola con discreto successo cultura pop, riflessioni filosofiche e ruolo dei media nel mondo contemporaneo.