In parallelo alla mostra “Una infinita bellezza. Il paesaggio in Italia dalla pittura romantica all’arte contemporanea” in corso alla Reggia di Venaria, la Gam propone l’esposizione “Natura e verità 1861-1871” che pone l’accento sulle ricerche più audaci condotte sul fronte del paesaggio tra Piemonte e Liguria, la cosiddetta “Scuola dell’Avvenire”, l’appellativo con cui la critica bollò la cerchia degli estimatori e degli allievi di Antonio Fontanesi. Accanto al maestro reggiano le opere di Carlo Pittara, Federico Pastoris, Alfredo de Andrade, Ernesto Bertea e Ernesto Rayper. La resa della luce e l’uso dei colori accesi, l’adozione di tagli compositivi non convenzionali e la libertà della stesura pittorica costituiscono scelte che avvicinano le opere esposte: in questi soggetti, che suscitarono scandali e polemiche, riverberano la lezione di Fontanesi e la consonanza con le ricerche che in quegli anni, sotto la spinta del realismo, rinnovavano la scena artistica europea. La mostra-dossier mette a fuoco la trama delle relazioni che legarono Fontanesi a quei più giovani artisti che concentrarono una parte della loro attività tra Piemonte e Liguria e che fecero del paesaggio una scelta, un campo privilegiato del proprio lavoro artistico.
La mostra rimarrà aperta fino al 17 ottobre, per informazioni e prenotazioni: 011.5211788; ftm@arteintorino.com o visita il sito www.gamtorino.it
Alla Gam “Natura e verità”, il paesaggio tra Piemonte e Liguria
La mostra allestita nella Galleria d'arte moderna di Torino fino al 17 ottobre