È morto Giovanni Marengo, ultimo testimone dell’eccidio di Genola

Con Giovanni Marengo, 89 anni, se ne è andato l’ultimo testimone dell’eccidio di Genola avvenuto il 29 aprile del 1945. Suo padre Francesco, ciclista del paese, fu uno dei 15 martiri rinchiusi nella casa di via Roma e data alle fiamme dai tedeschi come rappresaglia per l’uccisione di un tedesco, avvenuta in seguito a un colpo di arma da fuoco sparato per sbaglio dagli stessi militari.
Giovanni Marengo allora tredicenne fu testimone della morte del padre “una tragedia che lo segnerà per tutta la vita” dice il sindaco Flavio Gastaldi.
Operaio alla Burgo, a Manta aveva trovato la compagna della sua vita e un po’ di serenità “Anche se era difficile vederlo sorridere – ricorda Livio Berardo -. Spiccava in lui una gentilezza davvero incredibile per un uomo che nella delicata età dell’adolescenza era stato messo davanti a tanto orrore e a tanta solitudine (la madre era morta presto, vinta dal crepacuore). Non ha mancato di assolvere alla sua parte di testimone: l’intervista che mi ha rilasciato qualche anno fa nella strada che lambisce il settore di Genola, in cui sorgevano le case arse dal fuoco, sta negli archivi multimediali dell’Istituto storico della resistenza di Cuneo”.

Ricordo su la Fedeltà di mercoledì 8 settembre