In dieci anni in Piemonte è sparito un allevamento su cinque

In Granda sono scesi sotto quota mille. L’allarme di Confagricoltura

Allevamenti bovini
Foto di repertorio

Nel 2010 in Piemonte c’erano 3.625 stalle di bovini da carne che allevavano 264.488 capi. A luglio di quest’anno il numero degli allevamenti è sceso a 2.828, con 239.821 capi bovini allevati. In provincia di Cuneo, dove il comparto è maggiormente radicato rispetto ad altre aree della regione, il calo è stato più contenuto: se nel 2010 le aziende con bovini da carne erano 1.103, per un totale di quasi 125mila capi, nel 2021 il numero di allevamenti è sceso a 999, per complessivi 122mila animali. Gli allevamenti nella Granda hanno fatto registrare dunque una diminuzione di poco superiore al 9%, rispetto al -22% del dato regionale.

I numeri forniti da Confagricoltura mandano un segnale di allarme sullo stato di salute di uno dei settori più rilevanti del comparto zootecnico. “In 10 anni in tutto il Piemonte è sparito un allevamento su cinque - sottolinea Enrico Allasia, presidente di Confagricoltura Piemonte e Cuneo -, la provincia di Cuneo grazie a un tessuto di aziende strutturate e a una lunga tradizione allevatoriale segna una diminuzione meno marcata, ma il dato resta negativo e mette in luce in modo evidente le difficoltà reali dell’intero comparto. Una volta chiuse le stalle è quasi impossibile riaprirle: per costituire un allevamento valido dal punto di vista genealogico servono infatti competenza, passione e investimenti rilevanti, tutti elementi di cui i giovani non dispongono. Per questo è necessario concentrare gli sforzi per evitare che chiudano altri allevamenti”.

Articolo completo su "la Fedeltà" di mercoledì 15 settembre