Smog, a Fossano blocco definitivo per gli “Euro 2”

Le nuove disposizioni contro l'inquinamento colpiscono numerosi veicoli, ma la Regione ha escogitato una scappatoia

Divieti Mezzi Inquinanti Fossano

Lo scorso 15 settembre hanno debuttato anche a Fossano le annunciate norme più severe sulla circolazione dei veicoli considerati troppo inquinanti, come "la Fedeltà" aveva anticipato. Ma la Regione Piemonte ha messo in campo una soluzione che dovrebbe consentire, a quanti guidano questi mezzi e non possono sostituirli, di continuare a viaggiare liberamente nel rispetto di una soglia chilometrica. Questa - in estrema sintesi - la situazione che si profila per chi siede al volante di un Euro 0, 1, 2, 3 o 4 e lo vuole usare in un comune piemontese di pianura o collina con popolazione superiore ai 10mila abitanti.

Le nuove norme
Le nuove norme sulla circolazione - che in Granda oltre a Fossano riguardano Alba, Borgo San Dalmazzo, Bra, Busca, Cuneo, Mondovì, Savigliano e Saluzzo - prevedono “il divieto di circolazione, tutti i giorni, dei veicoli adibiti al trasporto di persone aventi al massimo 8 posti a sedere oltre il conducente (categoria M1) e adibiti al trasporto merci (categoria N1, N2, N3) con omologazione inferiore o uguale a Euro 2 per i veicoli alimentati a benzina e per i veicoli dotati di motore diesel e con omologazione inferiore o uguale a Euro 1 per i veicoli alimentati a Gpl e metano; il divieto di circolazione, dalle 8,30 alle 18,30 nei giorni feriali dal lunedì al venerdì dal 15 settembre 2021 al 15 aprile 2022, dei veicoli dotati di motore diesel adibiti al trasporto di persone aventi al massimo 8 posti a sedere oltre il conducente (categoria M1) e adibiti al trasporto merci (categoria N1, N2, N3) con omologazione uguale a Euro 3 ed Euro 4; il divieto di circolazione, tutti i giorni dal 15 settembre 2021 al 15 aprile 2022, di tutti i ciclomotori e i motocicli adibiti al trasporto di persone o merci (categorie L1, L2, L3, L4, L5, L6, L7) con omologazione inferiore o uguale ad Euro 1”.
A queste disposizioni - considerate strutturali, ovvero che si applicano in ogni caso per tutto l’anno o per parte di esso - si aggiungono quelle temporanee, che “scattano” soltanto quando vi sono elementi che fanno prevedere un peggioramento della qualità dell’aria. Nel periodo dal 15 settembre al 15 aprile, queste disposizioni temporanee potrebbero “bloccare” perfino i veicoli commerciali Euro 5.

Il Move-In
Il numero di cittadini che viaggiano a bordo di un veicolo considerato troppo inquinante - e che non vogliono, o non possono sostituirlo - non è trascurabile. Per questo si è cercato di mettere in campo una soluzione che riducesse l’impatto delle nuove norme sulla mobilità. La Regione Piemonte ha mutuato dalla Lombardia l’idea del progetto “Move In” (Monitoraggio dei veicoli inquinanti).
Di che cosa si tratta? A bordo dei mezzi interessati dalle disposizioni, è possibile installare una “scatola nera” che registra il numero di chilometri percorsi lungo le strade comuni e autostrade all’interno dei comuni dove quelle disposizioni si applicano: il conducente sa di poter usare liberamente il suo veicolo anche nelle aree “vietate” fino al raggiungimento di una soglia chilometrica, che varia secondo la classe di emissioni in cui il veicolo stesso è inserito.
I proprietari di veicoli che vogliono aderire al progetto devono registrarsi sul portale Move-In Lombardia nella sezione dedicata alla Regione Piemonte, effettuare il pagamento previsto e indicare l’officina convenzionata nella quale si recheranno per l’installazione della scatola nera. I costi previsti, senza Iva, sono 30 euro per l’installazione della scatola nera e 20 per la fornitura del servizio annuale: il primo anno si paga quindi un totale di 50 euro, 20 i successivi. Occorre tenere presente che l’accesso al portale del “Move-In” è possibile soltanto attraverso lo Spid (Sistema pubblico di identità digitale) o la Carta nazionale dei servizi (Cns).
Gli utenti possono visionare tramite app o sito web quale quota della soglia chilometrica hanno consumato; lo stesso controllo può essere effettuato dalla Polizia locale.

Un piano europeo
Le nuove norme anti-smog, che nei comuni interessati entrano in vigore attraverso ordinanze ad hoc emanate dai rispettivi sindaci, sono il punto d’approdo, sul piano locale, di uno sforzo condotto a livello più alto.
In questi ultimi anni, dopo la condanna inflitta all’Italia dalla Corte di Giustizia europea per il mancato rispetto dei limiti previsti per le Pm10, le Regioni del Bacino padano hanno lavorato ad un Piano straordinario per la qualità dell’aria, che è stato introdotto a marzo. Le misure contenute al suo interno - sempre di tipo sia strutturale che temporaneo - riguardano non solo la mobilità, ma anche l’agricoltura e il riscaldamento degli edifici.