È un provvedimento che riguarderà 23 milioni di lavoratori quello approvato oggi dal Consiglio dei Ministri, che rende obbligatorio il green pass per tutti i lavoratori del settore pubblico e privato, incluso il lavoro indipendente e quello autonomo, a partire dal 15 ottobre.
A illustrare le misure che entreranno in vigore i ministri Brunetta, Gelmini, Speranza e Orlando, a rappresentare anche la trasversalità di un provvedimento che si preannuncia divisivo.
Il provvedimento prevede, d’altro canto, di mantenere prezzi calmierati dei tamponi (8 euro per i minorenni e 15 per i maggiorenni) e la gratuità per chi invece ricadesse nelle categorie non vaccinabili. I tamponi molecolari, inoltre, avranno una validità estesa a 72 ore mentre resterà di 48 ore la validità dei test antigenici.
Il green pass sarà valido a partire dalla somministrazione della prima dose, senza dover attendere la decorrenza dei 15 giorni, e riguarderà anche i lavoratori autonomi, baby sitter, colf e badanti. Sono previste sanzioni per chi si presenta al lavoro sprovvisto di certificazione e la sospensione dal lavoro a stipendio 0 scatterà a partire dal 5° giorno di inadempienza: l’assenza per la mancata presentazione di green pass, infatti, sarà considerata assenza ingiustificata, pur non essendo ammissibile come eventuale causa di licenziamento. Sarà inoltre sanzionabile il datore di lavoro che non effettuerà i controlli.
Intanto in provincia di Cuneo, come nel resto del Piemonte, è stata estesa fino al 30 settembre la durata degli “accessi diretti” ai punti vaccinali con precedenza ai giovani dai 12 ai 19 anni, agli over 60 e al personale scolastico.
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