A volerla nuovamente percorribile non sono soltanto il “Comitato per la riapertura della Provinciale 104 Strada del vallone” e quanti pensano alle sue potenzialità in chiave turistica. È scesa in campo anche Confagricoltura: l’organizzazione chiede che si consenta il passaggio, almeno in modo temporaneo, dei malgari che portano mandrie e greggi a valle. Il tema, come si può intuire, è la strada che attraversa l’Orrido di Elva, fino al piccolo comune dell’alta Valle Maira.
La strada dell’Orrido fu chiusa nel 2014, dopo il distacco di alcune frane: rimosse queste ultime, il divieto d’accesso è rimasto e obbligano tuttora quanti viaggiano verso Elva a servirsi della Provinciale 335, che costringe ad affrontare un itinerario più lungo, attraverso Stroppo, e che, almeno secondo il Comitato per la riapertura, non presenta meno rischi per gli automobilisti della stessa strada dell’Orrido. In vista del ritorno a valle delle mandrie e delle greggi, Confagricoltura ha segnalato in una lettera al presidente della Provincia Federico Borgna “la difficile viabilità delle strade di accesso ai pascoli e, più in generale, alle terre alte”, testimoniata appunto dalla “prolungata chiusura della strada provinciale 104 del Vallone di Elva in valle Maira”.
“Il divieto di transito - spiega Enrico Allasia, presidente provinciale di Confagricoltura - rappresenta una problematica per i malgari che si accingono ad effettuare la demonticazione delle mandrie e delle greggi. Gli allevatori, infatti, si trovano in difficoltà a percorrere percorsi alternativi, molto più lunghi e impegnativi rispetto alla strada del Vallone, con innumerevoli disagi per la gestione della transumanza. Per questo chiediamo la possibilità di valutare una deroga temporale al divieto, che consenta ai malgari di rientrare a valle lungo la strada del Vallone nelle prossime settimane”.