Il primo a crederci fu il professor Giorgio Barbero, che raccolse l’eredità e mantenne viva la memoria di Federico Sacco. Oggi, tanti anni dopo, quel suo sogno è diventato realtà. Il Mu-Sa (Museo Sacco) è stato inaugurato sabato pomeriggio nei locali della ex tesoreria di via Roma a Fossano. E il giorno dopo è stato meta delle prime visite, a piccoli gruppi, nell’ambito della giornata dedicata al Parco fluviale. È il primo e il solo dedicato al paleontologo e geologo fossanese, il più illustre uomo di scienza cui la città abbia dato i natali. Ed è composto da tre sezioni: la prima espone, con reperti e mappe, il lavoro di Sacco, la seconda aiuta a comprendere come si è formato il territorio in cui viviamo (dal ritiro del mare alla formazione delle Alpi e delle colline di Langa), la terza si concentra su alcune specificità geologiche a noi più vicine, come la foresta fossile, unica al mondo, rinvenuta a Fossano sulle rive dello Stura. Chiude il percorso un’aula didattica per le future lezioni con gli studenti.
Articolo completo su "la Fedeltà" di mercoledì 22 settembre