Don Stefano Gerbaudo nel 71° anniversario di morte

Adorazione eucaristica e messa questa sera, martedì 28 settembre, nella Chiesa parrocchiale di Centallo

Gerbaudo Don Stefano

Questa sera, martedì 28 settembre, nella chiesa parrocchiale di Centallo che ospita le sue spoglie mortali, si commemora con l’Adorazione Eucaristica (ore 17) e la messa (ore 18) don Stefano Gerbaudo nel 71° anniversario di morte. Nelle sue ultime ore di vita sulla terra, ai seminaristi, sacerdoti, future consacrate che andavano a salutarlo e speravano in un’ultima parola (desideravano dal loro Padre spirituale un consiglio, una conferma sulla scelta vocazionale), ha lasciato preziose e “nutrienti” parole…

L'Associazione Don Stefano Gerbaudo, nata per accompagnare il suo processo di beatificazione, ne riporta alcune:
- Figliolo, il Signore ti accompagni e ti faccia santo (ad un seminarista);
- Figliola, vai tranquilla, ti benedico (ad una ragazza dell’Azione Cattolica che aveva deciso di consacrarsi ma era ancora un po’ titubante ed aveva bisogno di sentirsi rassicurata dal suo Padre Spirituale);
- Mi sta tanto a cuore che vi facciate santi (stava morendo e pensava agli altri! come Gesù Gv17, 9.11.15.24; Lc23,34);
- Recitiamo il Magnificat di ringraziamento, tanto se verrà il miracolo, come anche se non verrà;
- Non pregate più per la mia guarigione, pregate perché si compia bene in me la volontà di Dio;
- Sono tranquillo e sereno… di sabato esclama: “oh, morire oggi! andare in Paradiso con la Madonna!
- Nonostante la sofferenza, riesce ancora ad ironizzare con gioia: “Potete darmi ancora un po’ di acqua e zucchero?, tanto siamo per la via dei peccati veniali” (sebbene fosse già molto malato, si era dato come mortificazione, offrendola per il Papa, di non bere e mangiare fuori pasto);
- Chiedendo il Viatico aveva detto: “Dovete essere in tanti, oggi è giorno di festa”.
- Chiede se il vescovo abbia già nominato un nuovo assistente e per rassicurare le cenacoline (oggi Missionarie Diocesane di Gesù Sacerdote) che vedeva spaesate, afferma con un tono che di per sé è capace di fugare ogni residuo timore: “Dal cielo continuerò io ad essere il vostro Padre assistente, vi sarò vicino, pregherò per voi”.

"L’ha fatto e continua a farlo. Non solo per la sua famiglia spirituale e i suoi seminaristi ma anche per ogni sacerdote, ogni “povero” (spiritualmente, moralmente, materialmente) che a lui si rivolge! (testimonianze attuali lo confermano)" concludono dall'Associazione ringraziando quanti potranno partecipare alla funzione Eucaristica o vorranno unirsi spiritualmente.