Bollette, quanto e perché aumentano

Il Governo ha cercato di metterci una pezza, ma il rincaro è pesante: l'Italia sconta la sua dipendenza dal mercato del gas

Rincaro Bollette

Il rincaro non sarà del 40 o del 30% come si temeva in un primo momento, ma avrà in ogni caso un effetto pesante sui bilanci delle famiglie italiane. Le bollette dell’energia elettrica e del gas stanno per diventare più salate, e l’intervento del Governo limiterà l’aumento soltanto in misura modesta. Questo, in estrema sintesi, ciò che gli italiani devono aspettarsi per i prossimi mesi, a partire da ottobre.

Perché gli aumenti
Facciamo un passo indietro: perché una nuova stangata sta per colpire gli italiani su un bene essenziale come appunto la fornitura di energia elettrica e gas?
Il motivo principale si lega alla pandemia di Coronavirus, in particolare allo squilibrio fra domanda ed offerta che si è creato in un primo tempo e alla ripresa delle attività produttive in seguito.
Ma non è tutto. Più o meno come avviene nel mondo delle auto, i cui costruttori aumentano il prezzo dei veicoli per fronteggiare le multe sulla C02 prodotta da quegli stessi veicoli, anche per quanto riguarda la produzione - e di riflesso la fornitura - di energia, occorre valutarne l’origine, cioè se essa proviene da fonti rinnovabili o meno: il problema, per l’Italia, è la sua dipendenza energetica non solo dall’estero, ma soprattutto da fonti non rinnovabili. Decisivo da questo punto di vista, e soprattutto in attesa della prevista transizione ecologica, è poi il fatto che il Belpaese non si sia svincolato dal mercato del gas, soggetto a oscillazione di prezzi.

I rimedi
L’Autorità di regolazione per energia reti e ambiente (Arera) ha messo in guardia il Governo sugli inevitabili aumenti e suggerito strategie che li limitassero.
La proposta, in sostanza, è quella di intervenite sugli “oneri generali di sistema”: sono quelle “voci” presenti in bolletta che dipendono non dai consumi, ma perlopiù dalle spese che lo Stato affronta per promuovere l’impiego di energie rinnovabili e la ricerca tecnologica e per completare lo smantellamento delle centrali nucleari. Per tagliare sugli oneri generali di sistema, si potrebbero sfruttare quei proventi che derivano dalle tasse che le aziende pagano per poter inquinare: come avviene nel citato mondo delle auto, anche le fabbriche sono infatti tenute a “risarcire” l’ambiente dell’anidride carbonica che emettono.
Il Governo ha sì stanziato dei fondi per ridurre gli oneri generali di sistema sulle bollette dell’energia elettrica e del gas, ma soprattutto ha voluto rafforzare il bonus - già esistente - che aiuta le famiglie meno abbienti a pagare questi servizi. Sono interessate circa 3 milioni di famiglie, che in sostanza non dovranno fronteggiare alcun aumento.

Qualche numero
Per tutti gli altri, l’aumento ci sarà.
“La Stampa” ha provato a fare qualche calcolo, partendo dal presupposto che la bolletta  dell’energia elettrica doveva aumentare del 40% e quella del gas del 30.
Per una bolletta dell’energia elettrica da 100 euro, che doveva quindi salire a 140, l’intervento dello Stato riduce l’aumento stesso di 13 euro. Per quanto riguarda il gas, sempre per una bolletta da 100 euro che doveva balzare a 130, l’intervento del Governo fa sì che la cifra cresca “solo” a 120.
Si tratta, come denunciano le associazioni di consumatori, di “palliativi”. Occorreranno interventi più robusti, soprattutto considerando che l’aumento delle bollette è legato alla transizione ecologica: il rischio è che il mondo diventi sì più vivibile per qualità dell’aria, ma meno vivibile per i costi che la gente comune deve affrontare.